WHO CHANGED THE WORLD
Walt Disney
“All our dreams can come true, if we have the courage to purse them” (“Tutti i nostri sogni possono realizzarsi, se abbiamo il coraggio di perseguirli”) diceva lo straordinario uomo che è partito col disegnare un topo ed è arrivato a fondare un impero artistico e commerciale che porta il suo nome. Walt Disney nasce a Chicago il 5 dicembre del 1901 e passa l’infanzia e l’adolescenza come un tipico ragazzo americano. A differenza di molti altri che si attribuivano doti particolari, si presenta semplicemente come un virtuoso e uno sperimentatore del disegno animato. Il suo primo grande successo arriva nel 1927, con Oswald the Lucky Rabbit, personaggio amato dal pubblico fino diventare un’icona. È però la Universal a possedere il marchio commerciale di Oswald: viene perciò chiesto – quasi intimato – a Walt di diminuire i costi di produzione. Egli rifiuta e con l’aiuto di Ub Iwerks, suo prezioso e ancora oggi misconosciuto collaboratore, inizia a lavorare su un nuovo personaggio che sostituisca Oswald. Nasce così Mickey Mouse, ribattezzato in Italia Topolino. I primi cortometraggi hanno successo, ma la vera svolta arriva nel 1928 con il primo cartone animato sonoro, “Steamboat Willie”, che vede protagonista proprio Topolino. Da qui comincia la lunga serie di cortometraggi firmati Walt Disney, il quale, in un’intervista del 1954, affermò: “Spero solo che non ci dimenticheremo mai che tutto è cominciato con un topo”. Per questo in ogni lungometraggio della Disney c’è un riferimento a Topolino, il più delle volte non facilmente individuabile. Molti sono gli Oscar vinti da Walt per i suoi film d’animazione (ogni anno dal 1934 al 1939). Dopo avere dato vita alla sua azienda, quest’uomo eccezionale decide di costruire un’intera città “a tema disneyano”. Fa quindi edificare sui 65 ettari di un terreno di aranceti sito a 30 chilometri da Los Angeles un parco divertimenti denominato Disneyland. È il primo parco a tema del mondo e, successivamente, altri ne vengono costruiti in Florida, in California, in Giappone, in Francia e in Cina, sempre sotto il marchio Disney.
Nell’estate del 1966 a Walt viene diagnosticato un tumore al polmone sinistro. Benché curato presso l’ospedale St. Joseph, proprio di fronte ai suoi studi di Burbank, Disney muore il 15 dicembre dello stesso anno a causa di un collasso cardiocircolatorio. Tutto il mondo è affranto e, in Italia, il settimanale “Epoca” pubblica in copertina un Topolino disegnato da Marco Rota che piange la morte del grande uomo che ha allietato milioni di bambini ma anche di adulti.
Pamela Lyndon
Milioni di spettatori hanno amato il film della Disney “Mary Poppins”, che vede come protagonista Julie Andrews nei panni di una tata stravagante che riporta la serenità e la gioia nella famiglia Banks, soffocata da tante regole e da una fin troppo rigorosa educazione. L’autrice del romanzo è Pamela Lyndon Travers, pseudonimo di Helen Lyndon Goff, nata nel 1899 a Maryborough, in Australia. Pamela scrive il celebre racconto per i propri fratelli, rattristati in età adolescenziale dalla depressione della madre. Iniziata la sua carriera come giornalista, la giovane si trasferisce nel Regno Unito per dedicarsi interamente alla scrittura. Nel 1964 “Mary Poppins” diventa un film della Disney ma acquisire i diritti della storia non si era rivelata un’impresa facile per Walt, il quale, a un certo punto, aveva deciso di invitare Pamela nel suo studio di Los Angeles: la scrittrice non gradiva affatto l’idea di vedere la sua Mary Poppins come un divertente personaggio di intrattenimento, oltretutto in un film con disegni animati, ma Disney, riuscendo a penetrare la dura personalità di Pamela e rispolverando traumi infantili che ella non era mai riuscita a superare, ne era divenuto amico ottenendo così quel che desiderava. Il padre della Travers era un alcolista e, molto spesso, maltrattava i figli e la moglie, la quale, dopo la scomparsa del marito, era caduta in depressione. Infatti, nonostante nel romanzo la figura di Mr. Banks – ancorché ben delineata – sia messa poco in risalto, essa assume nel film un ruolo fondamentale. Disney riesce in tal modo a far comprendere il vero motivo dell’arrivo di Mary Poppins in Viale dei Ciliegi n. 17: non per i bambini, non per la madre ma per il signor Banks.
Nel 2014 il film ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario e il romanzo l’ottantesimo. Si temeva che la Disney realizzasse qualche spregiudicata operazione commerciale (come proporre il film in 3D o farne una versione moderna), invece tutti sono rimasti stupiti e affascinati da “Saving Mr. Banks”, pellicola intelligente e sofisticata, stavolta non rivolta ai bambini bensì a quella fascia di adulti che, anche dopo anni, rimangono legati ai film che hanno segnato la loro infanzia. Nel 1977 Pamela Lyndon Travers viene onorata con l’OBE per il suo significativo contributo alla letteratura. OBE sta per Ordine dell’Impero Britannico ed è una delle più alte onorificenze del Regno Unito. La grande scrittrice muore a Londra il 23 aprile 1996.