LEONARDO DA VINCI
Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci fu pittore, scienziato, geologo, ingegnere, meccanico, astronomo e anche botanico. È precursore di moltissime invenzioni che altri, dopo di lui, porteranno a termine avvalorando le sue tesi. Nato nel 1452, è conosciuto innanzitutto come pittore. Ma nonostante l’adesione a una corrente neoplatonica che lavorava sull’estetica per arrivare al concetto assoluto di “bello”, Leonardo estremizza il realismo nei suoi dipinti per rappresentare anche il “brutto” presente in natura e nella realtà. Si discosta così in maniera netta dal Neoplatonismo, motivo per cui non avrà vita facile a Firenze. Nei suoi dipinti notiamo un’introspezione psicologica del soggetto rappresentato che – con sottigliezze psicologiche palesate nella tensione del volto, delle mani, dello sguardo – crea una sorta di gioco enigmistico. Lo si nota nel dipinto “La dama con l’ermellino”, il cui soggetto sappiamo essere Cecilia Gallerani, una delle amanti di Ludovico il Moro. Ma soprattutto lo si coglie nel più famoso dei suoi dipinti, “La Gioconda”, che come tutti sanno si trova al museo del Louvre a Parigi. La pittura di Leonardo è però molto vicina a una scienza esatta poiché si basa sull’osservazione. Infatti sostiene che una prima verità si trae dall’esperienza diretta della natura e dall’osservazione dei fenomeni, altresì riconoscendo la validità dell’alchimia, considerata non come un’arte magica ma come lo studio di composti organici e inorganici (al pari dell’odierna chimica). Di Leonardo sono molto noti anche gli studi sul volo. Egli parte nel 1508 studiando l’anatomia degli uccelli e la resistenza dell’aria, poi continua con la caduta dei gravi e i numerosi moti dell’aria. Profondamente persuaso che prima o poi l’uomo avrebbe volato, Leonardo – stupendo il mondo intero – realizzò numerosi prototipi. Nessuno di questi tuttavia funzionò e bisognerà attendere i fratelli Wright per veder volare una macchina motorizzata con esseri umani a bordo. Rilevante, anche se meno conosciuta, l’attività di Leonardo come geologo. Quest’uomo straordinario, svincolandosi dalle credenze religiose che individuavano nei fossili la prova del diluvio universale, sostenne che il punto dove erano stati trovati dei fossili fosse, molto tempo prima, immerso nelle profondità marine. Fece inoltre importanti scoperte nel campo dell’astronomia, come la centralità del sole nel sistema solare, che sarà ancora a lungo discussa dopo di lui, e l’attrazione tra i pianeti. Anche se nulla di tutto ciò venne provato o formulato matematicamente, le sue intuizioni restano geniali. Fondamentali sono poi i suoi studi sull’anatomia umana, frutto di osservazione ed esperienza dirette. La sua curiosità fu talmente forte da superare alcune radicate convinzioni della sua epoca e da applicare la sua immensa cultura a ogni ambito, gettando le basi per cambiare il mondo.
HEDY LAMARR
Hedy Lamarr
Genio e bellezza prendono forma umana il 9 novembre del 1914 a Vienna, con il nome di Hedwig Eva Maria Kiesler, in arte Hedy Lamarr, la quale nasce dunque agli albori del primo conflitto mondiale, che però non la coinvolge in prima persona data la tenera età e l’agiata condizione familiare. Hedy è una studentessa promettente e si iscrive alla facoltà di ingegneria ma la sua incredibile bellezza è subito notata da regista Max Reinhardt e così lascia la facoltà per recitare. Più talenti apparentemente contrastanti abitavano in Hedy Lamarr: la bellezza, la recitazione e una grande passione per l’ingegneria. Hedy si sposa con un imprenditore nel settore degli armamenti, inserito in pieno nel mondo nazista, tanto che la ragazza conoscerà sia Hitler che Mussolini. Lei, di origini ebraiche, è profondamente contraria al nazionalsocialismo hitleriano e, dopo molteplici e insostenibili crisi di gelosia da parte del marito per i film in cui recitava, lascia il coniuge e scappa a Londra. Arriva ben presto a Hollywood, cominciando con il film “Un’americana nella Casbah”, e insieme al pianista e inventore George Antheil riesce a dimostrare che la trasmissione di onde radio poteva avvenire da un canale radio all’altro a intervalli di tempo regolari in una sequenza di successione nota soltanto al trasmettitore e al ricevitore. L’idea le era venuta ragionando su come fare in modo che i segnali radio dei nemici durante gli scontri navali deviassero i siluri mandandoli a vuoto. Così si manifesterà anche il secondo grande talento di questa donna. La tecnica da lei ideata con Antheil sarà adottata dagli Stati Uniti d’America come mezzo di comunicazione fra le varie navi, impegnate nel blocco di Cuba nel 1962. Muore ormai anziana, a 85 anni, per problemi di cuore. Le sue ceneri furono disperse nella Selva Viennese. Ad oggi la sua invenzione ha cambiato il mondo non solo in ambito militare ma anche nel campo della telefonia mobile e nei sistemi informatici wireless.