TRAVEL EXPERIENCE: Peru’

Viaggio in Peru’

 

Di: Carolina de Laurentiis

 

Se camminare non vi spaventa, munitevi di un abbigliamento comodo e vario, di tanta energia, di una macchina fotografica, affidatevi a un’agenzia specializzata e non pensateci troppo: così è iniziata la mia avventura assieme a un’amica qualche tempo fa! Il periodo tra maggio e ottobre è sicuramente il più indicato per visitare il Perù. Si possono praticare attività all’aperto come il climbing, l’escursionismo e la mountain bike. Sugli altipiani il clima è più mite e soleggiato di giorno, anche se può subire bruschi cali di temperatura di notte. Nel complesso il periodo che stiamo consigliando è ottimale per visitare i siti Inca e la giungla. In questi mesi Lima, la capitale, è ricoperta da una foschia grigia, con temperature piuttosto basse. Nonostante il freddo quasi pungente, Lima, soprannominata “la città dei re”, è una meta affascinante: il centro è il suo cuore pulsante, Barranco è il barrio bohèmien, Miraflores il paradiso di ristoranti, alberghi e locali e San Isidoro è l’elegante distretto finanziario con tanto di antichi uliveti.

Una delle zone più affascinanti rimane la costa meridionale, una strana mescolanza di deserti e mari pescosi. Tra le più rinomate mete della costa del sud, le isole Ballestas possono essere ammirate solo dal mare, poiché non vi è permesso sbarcarvi. Una successione di golfi e grotte ospita oltre 160 specie di uccelli marini, a volte si avvistano anche balene e delfini!

Sulla costa peruviana inoltre non piove mai: ecco perché le linee di Nazca sono sopravvissute per così tanti secoli, portando fino a noi i segreti di antiche culture. Le linee sono state dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il dibattito sul loro significato e la loro funzione non è ancora concluso: calendari astronomici giganti, centro cerimoniale o segno dell’atterraggio di alieni? Un fatto è certo: rimangono uno dei più grandi misteri dell’archeologia mondiale.

Un consiglio personale: allacciate forte le cinture e non mangiate assolutamente NULLA prima di intraprendere l’escursione su piccoli aerei a modo topolino! In nessun altro luogo del Perù come la zona dei canyon l’aria è cosi pulita e il sole tanto luminoso. La città coloniale di Arequipa, con le sue case signorili, le chiese e i chiostri, contrasta fortemente con il territorio selvaggio tutto intorno. Ad Arequipa abbiamo fatto una breve sosta per acclimatarci all’altitudine prima di raggiugere il lago Titicaca, a un’altezza di 3800 metri (è il lago più alto del mondo!). E proprio lì vicino, a Puno, gli Uros vivono su isole galleggianti simili a enormi nidi di paglia. Ricordo con nostalgia come quei piccoli indigeni ci hanno accolto, dandoci da mangiare bambù e ricoprendoci dei loro abiti. Quel giorno, nonostante la semplicità delle piccole cose, mi sono divertita moltissimo!

Tappa obbligatoria: Cuzco, ricca di testimonianze spagnole. Da Plaza de Armas, cuore di Cuzco, si possono raggiungere a piedi tutte le attrazioni meritevoli di una visita.

E se davvero volete dire di aver visto il meglio, vi consiglio di rinunciare a dormire per una notte: veder sorgere l’alba a 2350 metri sul Machu Pichu è una delle emozioni più grandi mai vissute!

Un viaggio indimenticabile , se non fosse per il lomo saltado (antico piatto tipico) accumulato nella mia pancia per venti giorni!

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy