A spasso per le Fiandre, tra Bruges e Gent
Racconto di Laura Ciarallo e Valentina Ciarallo
A cura di Beatrice Gentili
“Non andare mai in vacanza con qualcuno che non ami“ recita una celebre frase di Ernest Hemingway; ed ecco che due sorelle, nate nello stesso giorno a distanza di tre anni e con una grande passione per i viaggi e l’arte, rappresentano un binomio perfetto per andare alla scoperta del mondo.
Quando salgono sull’aereo, lasciando da parte le vesti che indossano tutti i giorni, si trasformano in “Sorelle su Marte”, due donne curiose e affascinate dalla bellezza in ogni sua forma che, circa quattro anni fa, hanno dato vita al loro blog di viaggi. Si chiamano Laura e Valentina Ciarallo ed hanno il passaporto ricoperto da decine di timbri.
Insieme a Laura, giornalista del Tg5 e attualmente Vice-Caporedattore all’Economia, e Valentina, storica dell’arte, siamo pronti per scoprire le incantevoli città di Bruges e Gent.
“Quando abbiamo deciso di partire verso queste due destinazioni, grazie a VisitFlanders, ci affascinava la possibilità di immergerci in due città medievali dall’incredibile bellezza e ricchezza artistica. Abbiamo seguito le tracce di Jan van Eyck, considerato il precursore della pittura ad olio, un antesignano del Rinascimento italiano e del realismo moderno. Siamo atterrate a Bruxelles e con un’ora e trenta di treno siamo arrivate a Bruges. A primo impatto l’impressione è quella si trovarsi su un set cinematografico, immersi in uno scenario di indiscutibile bellezza che lascia agli amanti della fotografia l’imbarazzo della scelta. È un gioiello assoluto, non a caso nel Medioevo veniva soprannominata la New York europea: era un punto di snodo centrale per il commercio, un porto dei beni di lusso e un polo di attrazione per gli artisti, qui chiamati dai Duchi di Borgogna che governavano la città, grandi appassionati di arte. Proprio a Bruges nacque la prima borsa: nel Rinascimento molti toscani vi trasferirono le loro attività finanziare trasformandola nella filiale fiamminga dei Medici. Passeggiando per la città, conosciuta anche come città dell’amore, si respira lo splendore degli anni passati, come se il tempo si fosse fermato, e tutto viene conservato con grande cura. Il Bechinaggio, ad esempio, è un complesso di edifici dalle facciate esclusivamente bianche, dove si rifugiavano le mogli dei crociati – le beghine – oggi inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Unesco. Per avere un’idea di ciò che accadeva qui durante il Secolo d’Oro delle Fiandre è consigliato visitare l’Historium.
Ogni punto d’attrazione è facilmente raggiungibile a piedi, a partire dal quartiere dei pittori fino ad arrivare alla piazza del Mercato e al Palazzo del Duca, che è stato trasformato in un albergo a cinque stelle. Difficile non notare la numerosa presenza di ponti, circa quaranta, che non stupisce se si pensa che Bruges in fiammingo significa proprio ponte. Le Fiandre sono anche il tempio della birra e proprio qui si trova la più antica birreria del mondo, Herberg Vlissinghe.
Nonostante tutti conoscano maggiormente Bruges, Gent è ancor più stupefacente, perdendo un pizzico di quell’eccessiva perfezione in favore di un maggior dinamismo. Sono sufficienti trenta minuti da Bruxelles per raggiungere questa città dall’incredibile vivacità. Tappa obbligata è la Cattedrale di San Bavone che è tornata a ospitare dal 2020, dopo ben vent’anni di restauro, la pala d’altare più estesa al mondo, il Polittico dell’Agnello Mistico di Jan van Eyck, un capolavoro unico formato da venti pannelli mozzafiato che possono provocare la sindrome di Stendhal.
Bruges e Gent rappresentano due mete perfette per una fuga breve, in cui scoprire la cultura fiamminga e il lato più insolito del Belgio, tra scorci da cinema, giochi di luci e tanta arte.