Nel panorama automobilistico, il nome Elise è una garanzia: un’auto leggera, spartana con motore centrale e trazione posteriore, una bestiolina per veri corridori. Con questa configurazione non poteva che essere un successo. Nel tempo, grazie alle alte prestazioni garantite dal suo peso piuma, è arrivata ad essere regina incontrastata nella categoria delle track day cars.La nuova Emira si presenta simile alla Elise per proporzioni e prestazioni, ma studiandola da vicino, emerge chiaramente che Lotus ha voluto far il salto di qualità. Questo modello, nonostante conservi lo spirito della Elisa grazie all’adozione della medesima configurazione strutturale – motore al centro, trazione dietro e cambio manuale – volge comunque lo sguardo al presente, offrendo, all’occhio dell’appassionato, un’estetica completamente nuova. L’esterno si presenta graffiante. I gruppi ottici anteriori e posteriori sono in linea con le più recenti mode del momento: sono minimali e dal taglio netto. Nel complesso l’auto appare filante, sinuosa e aerodinamica. Rispetto al passato, è palese l’innovazione, espressa da superfici ampie che la rendono molto aggressiva pur rimanendo lievemente più sobria della Elise. La vocazione alla performance è sottolineata dalla presenza di massive prese d’aria posizionate sui fianchi posteriori del corpo vettura e dai vistosi intagli sul cofano anteriore.
Il cuore pulsante dell’auto, posizionato rigorosamente al centro come da tradizione del marchio, è un v6 Toyota da 400 cv, affidabile e potente. Può essere abbinato al cambio manuale, per accontentare i pistaioli passionali, oppure di un doppia frizione, per stare al passo con i tempi. In un secondo momento, verrà introdotta un’ulteriore unità propulsiva sigla AMG: si
tratta di un 2.0L da 360 cv, anch’essa abbinata ad un doppia frizione e un sistema di launch control da brivido. Gli interni, rappresentano forse il punto di stacco più evidente rispetto alla leggendaria Elise. L’Emira difatti, nonostante una vocazione assolutamente racing, si presenta al suo interno con un gusto lussuoso che quasi è l’opposto della spartanissima
iconica Elise. Sulla plancia, a seconda della configurazione, possiamo avere pelle o alcantara. Dietro al volante abbiamo una strumentazione TFT perfettamente integrata e al passo con i trend del mercato; tutte le superfici interne, il volante, i passamani e il cruscotto, presentano linee modellate gradevoli e di impatto. Tutto è coperto di materiale che soddisfa il tatto del pilota. La differenza con gli interni quasi vuoti della Elise, è davvero molto marcata. Un grosso passo in avanti. Con questo modello, Lotus è riuscita a produrre una degna erede della leggendaria Elise, che, oltre a mostrarsi completamente a suo agio nel presente digital tech, riesce a conservare lo spirito privo di compromessi di un auto da corsa.