“Dane DeHaan: da Broadway a Hollywood “
Viso d’angelo un po’ malinconico, origini tedesche, inglesi e italiane, Dane DeHaan è certamente una delle migliori promesse del cinema americano contemporaneo. Eccovi la sua storia, così come non l’avete mai letta.
Dane William DeHaan nasce ad Allentown, in Pennsylvania, il 6 febbraio del 1986.
Come molti “titani” del cinema già da giovanissimo mostrò grande interesse e passione per la recitazione. Frequentò dapprima la Emmaus High School e poi la University of North Carolina School of Arts, da cui uscirà nel 2008. Dopo essersi laureato all’Università del Nord Carolina visse le sue prime esperienze teatrali sui palchi di Broadway.
Sarà molto lunga la serie di piccoli ruoli e interpretazioni marginali; capita a tutti all’inizio. Capitò anche a lui e pure lui, testardo e appassionato, non batté ciglio: sì alla gavetta, sì al lavoro duro se vuoi arrivare lì dove ti sei prefissato.
Un giorno, quasi per caso (ma esiste davvero il caso?), esordì sul palcoscenico per sostituire niente di meno che Haley Joel Osment nella parte di “American Buffalo”. Un colpo di fortuna? Insistiamo: la fortuna, da sola, non basta. Si fece poi notare nello spettacolo off-Broadway e seguitò ad affinare le sue capacità fino ad approdare in televisione apparendo in un episodio della serie “Law & Order”. Un ruolo “piccolo” che, comunque, costituì per Dane il primo grande passo verso la notorietà.
DeHaan dimostrò ben presto di “reggere” e comprendere al meglio la complessità dei suoi ruoli, compresi quelli minori. Ciò si evince specialmente con la sua interpretazione nel film “Chronichles”, pellicola che lo catapulterà nel firmamento Hollywoodiano, lavorando in seguito con Spielberg e con tanti altri mostri sacri della Settima Arte.
Dane Dehaan è partito dal basso. Proviene da una famiglia umile, nessun appoggio, nessuna raccomandazione, soltanto molta determinazione e passione per ciò che amava: il cinema. Voi ne sareste capaci?
“Emma Watson: Il maghetto e la… fata”
La fata si chiama Emma, bella e intrigante (ma la magia c’entra poco). Questa volta tocca a lei, Emma Watson, indicata come una delle donne più influenti al mondo. Ve la proponiamo, ve la raccontiamo come non l’avete mai vista.
Emma nacque il 15 aprile 1990 a Parigi, città nella quale restò fino al compimento dei cinque anni.
Ancora piccola dovette assistere alla separazione dei genitori, con tutte le conseguenze traumatiche e anche pratiche come i vari traslochi, i vari spostamenti fino alla definitiva destinazione, con la madre, nell’Oxfordshire.
È assodato che Emma, fin da giovanissima, ardeva di una passione innata per la recitazione e, in primis, per quella espressa sul grande schermo. Tutto ciò si vedeva, tra l’altro, dal suo straordinario interesse per i drammi, interesse esternato sin dai primissimi anni scolastici; con la scuola, in effetti, prese parte a spettacoli di varia natura.
Successivamente fu scritturata per recitare in svariati spot televisivi, ma le sue potenzialità, il suo ver talento non erano ancora pronti a… sbocciare.
L’occasione d’oro giunse nel 1999 con l’inizio delle audizioni per selezionare chi doveva interpretare i vari personaggi nel film di HarryPotter. Come si dice? “Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare…”. Detto fatto: Emma giocò duro, non si fermò ai primi dinieghi, non gettò la spugna nemmeno nei momenti peggiori. E bene fece: il produttore David Heyman le annunciò che il ruolo di Hermione Granger sarebbe stato suo…! Ruolo che la piccola Emma interpretò nella saga dal 2001 al 2011.
Il successo, il rimbombo mediatico furono immediati, ma Emma seppe restare con i piedi per terra, non si fece travolgere conservando, soprattutto, la sua grande lucidità. E con la lucidità, l’impegno e, soprattutto, la sua passione mai sopita, la dottoressa Watson è oggi una grande attrice; perché dottoressa? Perché tra un film e l’altro ha trovato anche il tempo di laurearsi in Letteratura Inglese.
Emma Watson è partita dal basso. Ha ottenuto grande notorietà fin da molto giovane; ma prima di ciò ha dovuto fare i conti con grandi sacrifici vivendo una vita completamente diversa dalle coetanee. Infine ha saputo gestire la sua notorietà riuscendo a “crescere” come donna e come attrice. E voi ne sareste in grado?