sogno nel cassetto

IL MIO SOGNO NEL CASSETTO: Daniele Veneselli

Paura, tristezza, speranza, euforia, inquietudine: sono queste le emozioni che attraversano ogni giorno la vita dei giovani, proprio come accade agli adulti. A differenza di quella dei più grandi, però, la realtà dei ragazzi è principalmente costellata da sogni che rappresentano il motore di ogni gesto che compiono. Diventare adulti, troppo spesso, comporta dimenticare cosa significhi fantasticare sulle mille opportunità che la vita può regalarci. E allora vogliamo dedicare questa rubrica proprio a coloro che continuano a sognare, per ricordarvi che non bisogna mai smettere di sperare, perché nulla può ostacolarvi nel raggiungere il vostro obiettivo.

“SOGNO DI REGALARVI LA VITA ETERNA”

 Intervista a Daniele Veneselli

 Di Alessandra Giancola

La scheda

Sono Daniele Veneselli in arte ETERNAL LIFE, nato a Roma l’8 aprile del 2002. Già da piccolo mi divertivo ad abbinare i vestiti di mio padre e mia madre con vari accessori per assomigliare ai miei idoli del mondo dello spettacolo. Poi crescendo iniziai ad nascondere questo mio lato creativo per evitare i giudizi del prossimo soprattutto quelli dei miei coetanei dell’Istituto tecnico che frequentavo, che puntavano il dito contro chi non seguiva il loro stile. Prima di iniziare questo percorso da fotomodello, ho affrontato uno stile di vita molto arduo e faticoso, quello da paracadutista, che tuttavia mi ha trasmesso tanti valori come il rispetto verso il prossimo. Una volta terminati gli studi delle superiori e finito l’addestramento, decisi di far sbocciare la creatività repressa.

Quali sono le esperienze professionali maturate nel settore artistico fino ad oggi?

«Iniziai a fare il modello da sfilata per costumi e intimo. Al termine del contratto, fui contattato da varie agenzie di moda dove riuscii ad ottenere i miei primi scatti fotografici, i quali attirarono l’attenzione di alcuni stilisti e fotografi di notorietà internazionale, ma l’agenzia con cui ero vincolato al tempo non mi diede l’opportunità di collaborare con loro. Decisi quindi di iniziare a lavorare da solo, sapendo che la cosa si sarebbe fatta più difficile da gestire, ma questo non mi spaventava. Ebbi presto l’opportunità di  collaborare con artisti di un buon calibro, addirittura per riviste francesi e serbe. Dopo poco arrivano i primi contatti con i giornalisti del mondo del gossip, con i quali siamo stati ospiti a varie manifestazioni della Fashion week di Milano. Dopo poche settimane fui contattato per uno shooting sensuale e appariscente e, al termini di questa collaborazione, vari fotografi da tutto il mondo mi hanno cercato per realizzare mostre e altri progetti».

Quali sono i lati positivi e quali quelli negativi del tuo lavoro?

«Ammetto che questo lavoro dà molte soddisfazioni, soprattutto sapendo che tutto è organizzato da me con il massimo impegno e dedizione. Vedere fotografi provenienti da ogni parte della globo che si fermano ad ammirare il mio personaggio e i miei lavori mi dà una fiducia e una voglia di fare infinita. Inoltre, ho la possibilità di concentrarmi sul benessere del mio corpo e sulla mia persona, quindi oltre a fare una cosa che mi piace faccio anche una cosa salutare. Però esistono anche lati negativi! Magari a volte ti ritrovi con fotografi o altri collaboratori che ti mettono a disagio creando situazioni complicate e difficili da chiarire, ma con i giusti modi sono sempre riuscito a risolverle».

Qual è il tuo più grande sogno nel cassetto?

«Il mio sogno nel cassetto è riuscire a portare ETERNAL LIFE e il suo messaggio in tutto il mondo, cercando di creare una notorietà a livello internazionale sia artistico che commerciale e magari, dopo esser riuscito a creare questa fama, aiutare i più bisognosi: dalle materie prime a inseguire i propri sogni, come sto facendo io oggi, perché se ti senti una cosa nel cuore la devi fare, senza nessuna paura dei pregiudizi. La cosa più bella che potrebbe accadere è che questo mio pensiero si tramandi da persona a persona, di generazione in generazione. Ai ragazzi come me dico di rimboccarsi le maniche e di impegnarsi, perché un giorno il vostro sogno potrebbe diventare realtà».

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