L’EDITORIALE DI ARMANDO DE ANGELIS
Il marketing: SAPER VENDERE, SAPERSI IMPORRE. Immagine e prodotto o essere e apparire, questo è il dilemma… Marketing. Si parla “l’economese” con termini a volte incomprensibili o misteriosi, eppure le cose sono sempre più semplici di come ce le fanno apparire. Il marketing non è altro che lo studio del saper vendere o, se parliamo in termini personali, del sapersi proporre. Tutti prima o poi dobbiamo lavorare e, per farlo, ci insegnano solamente il mestiere, ma se il nostro mestiere non siamo in grado di spiegarlo che cosa ne facciamo? È come un’azienda quando investe tutto su un buon prodotto: lo fa perfetto, poi però tocca venderlo come noi dobbiamo proporre il nostro mestiere a qualcun altro. Il marketing è uno studio che unisce tre componenti fondamentali della vendita: il prodotto, l’aspetto finanziario e, appunto, la vendita. L’aspetto finanziario è basilare quanto l’immagine e il prodotto, perché quando si cerca lavoro, se lo stipendio o il guadagno previsto sono più bassi delle spese che affrontiamo quotidianamente, è chiaro che, come nel caso di un’azienda… Falliamo! In Italia esiste un fenomeno diffuso molto grave che inevitabilmente porta aziende a fallire e moltissime persone a non riuscire a trovare lavoro: o puntano tutto sul prodotto oppure sull’immagine, non RENDENDOSI CONTO CHE QUESTI DEVONO VIAGGIARE DI PARI PASSO. Lo vediamo, per esempio, quando a volte siamo illusi da una pubblicità: poi, una volta comprato il prodotto, ne rimaniamo delusi e ci creiamo una cattiva opinione dell’azienda che lo ha realizzato. O, al contrario, quando scopriamo persone che vendono servizi o prodotti eccezionali ma che nessuno conosce, restando ai margini del fallimento nonostante la qualità di ciò che vendono. O si punta sulla pubblicità (che ha un costo), risparmiando sul prodotto, o l’esatto contrario. Nella vita di ciascuno di noi avviene la stessa cosa: o si punta sull’immagine attraverso curriculum gonfiati e tante parole di buoni propositi e ottime aspettative (e poi, al momento della verifica pratica di quanto riportato in tali curriculum, si rimane delusi) oppure l’opposto: tantissimi bravi professionisti che non sono in grado di pubblicizzarsi e, non pubblicizzandosi, pongono le basi affinché – non essendo conosciuti – nessuno li assuma. Non si trova lavoro: ne siete sicuri? Quante aziende o attività esistono solo a Roma? Sappiate che ognuna di esse quotidianamente necessita di nuovo personale: basta infatti che un/a dipendente vada in pensione o in maternità o cambi lavoro perché l’azienda cerchi nuove persone. Eppure, stando a quel che si sente dire, non c’è lavoro… IMPOSSIBILE! Le aziende enfatizzano la crisi vedendo le proprie attività vuote. È vero che moltissimi chiudono, così come moltissimi rimangono senza lavoro, eppure solo a Roma è pieno di ristoranti, negozi, professionisti sempre pieni di clienti visibili a tutti! Come mai? Perché loro sì? La giusta misura! Ora spero comprendiate il senso del mio motto: perché, cari lettori, occorre capire che oltre a imparare un mestiere bisogna anche imparare a pubblicizzarlo, altrimenti non servirà a nulla dato che nessuno… Ci conoscerà! E, al contrario, potete fregare chi vi pare vendendovi meglio degli altri, ma poi, stringi stringi, se non sapete fate il vostro mestiere vi troverete ugualmente in mezzo a una strada. Come su Facebook: potete mettere le foto ritoccate apparendo come vorreste che vi guardassero, ma poi quando riuscirete a incontrarvi con qualcuno, quell’immagine perfetta non vi servirà proprio a un bel niente! Essere o apparire, immagine o prodotto? Impariamo a sostituire la congiunzione disgiuntiva “o”, che separa, con la congiunzione che “congiunge”: “e”! Essere e apparire, avere un buon servizio o prodotto e pubblicizzarlo. D’altronde il grande Henry Ford disse: “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo”.
di Armando de Angelis
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