IL CORAGGIO DI ESSERE “DIFFERENT”
La passione per il rugby e per la moda, con il sogno di arrivare a vestire i grandi brand dell’alta moda; ma anche il coraggio e la voglia di mettersi in gioco nonostante la giovane età, con quella maturità e consapevolezza, a tratti disarmante, che è il marchio di fabbrica di questo giovane ragazzo spagnolo.
di ABRHAM BISIGNANO
Oliver parlaci un po’ di te…
Ho 16 anni e frequento le scuole in Spagna. Da poco mi sono appassionato alla moda, un settore che inaspettatamente mi ha aperto ad un mondo di opportunità inedite; nel mentre gioco anche a rugby, uno sport duro e molto fisico, che però mi ha colpito fin da subito per il rispetto messo in campo da parte di tutti i giocatori. Il rugby potrebbe sembrare uno fra gli sport più intensi e crudi, e forse in parte lo è proprio per la grande fisicità che viene messa in campo. Tuttavia, ognuno di noi porta grande rispetto all’altro, quasi inaspettatamente se ci si basasse sulle sole aspettative. Questo mi sta insegnando tanto dal punto di vista personale, perché così come dentro al campo anche fuori il rispetto per l’altro è fondamentale, soprattutto per me che sono una persona estroversa e molto espansiva. Il rugby rappresenta quindi una valvola di sfogo importante, ma anche un modo per socializzare e aprirmi con gli altri, creando legami nuovi e conoscendo persone diverse da me. E questo a me piace tanto, perché mi permette di tirar fuori da ogni persona che incontro il bello e il positivo che può trasmettermi, una cosa indispensabile nella vita. Mi ritengo una persona solare e molto amichevole, e nonostante abbia capito che l’amicizia vera appartenga solo a poche persone, adoro accerchiarmi di persone positive e determinate, che possano anche spronarmi a fare sempre meglio nelle piccole, come nelle grandi sfide della vita. Questo restando sempre fedeli a sé stessi e mai seguendo le volontà della massa. La vita infatti mi ha insegnato, a dispetto della mia giovane età, che seguire il ‘’gregge’’ non produce risultati positivi, ma anzi esattamente contrari. Purtroppo, proprio per questo motivo, mi è anche capitato di perdere delle amicizie, e ciò è tanto doloroso in questa età, perché tendi a dare un peso molto importante alle personeche hai intorno. Oggi, a dirla tutta, i veri amici li conto sulle dita di una mano e sinceramente ne vado molto fiero, perché sono certo della bontà del rapporto che si è creato, ma soprattutto sono consapevole di quanto supporto arrivi da chi mi ama e apprezza veramente per ciò che sono, e non per quello che dovrei essere. Ho imparato infatti che essere sé stessi è l’arma vincente per costruire la propria personalità, e fortunatamente giorno dopo giorno ci sto riuscendo.
Oltre al rugby, quali sono i tuoi interessi?
Ad oggi mi appassiona tanto la moda, un mondo che ultimamente mi sta tanto affascinando, e vorrei tanto approcciare a questo ambiente con determinazione e un pizzico di spensieratezza, continuando sempre e comunque ad essere me stesso, e mai il prodotto della volontà altrui.
Come ti vedi da qui a 10 anni?
Per il futuro non ho piani, seppur mi piacerebbe collaborare con brand come Louis Vuitton e Dolce & Gabbana; per ora aspetto solo il momento giusto, costruendo il mio futuro giorno dopo giorno, nella speranza di poter realizzare il mio sogno.