” Post Malone “
Età: 24 anni. Produzione: tre album in studio. Segni particolari: tanti tatuaggi sul viso e un sound che congiunge il passato, il presente ed il futuro della musica americana. Battendo tutti i record, persino quelli di Michael Jackson.
Di Giacomo Ruben Martini
Quando parliamo di Post Malone parliamo del Frankenstein della musica. Non per l’aspetto fisico, per carità. Certo, ha il look tipico di un trapper: un quarantenne medio potrebbe scambiarlo per un ex-galeotto. Ma è una moda: i “capelloni” che hanno scritto la storia della musica facevano lo stesso effetto cinquant’anni fa.
No, Post Malone è il Frankenstein della musica americana perché è un ibrido di generi musicali. Che tipo di musica fa? Pop? Rock? Rap? Trap? È “roba” nuova o già sentita? Ascoltandolo in maniera distratta è difficile farsi un’idea. Potrebbe quasi sembrare un cantante rock melodico semplicemente remixato da qualche dj. Eppure, è proprio questo l’effetto che i suoi produttori hanno cercato nel costruire il suo sound; e il suo personaggio.
Un bianco che fa la musica appannaggio degli afroamericani. Eccone un altro che si aggiunge alla lista. Come Elvis sessantacinque anni fa, o Eminem vent’anni fa. Vi pare poco?
Ma oltre alla “trap” nel background musicale di Post Malone c’è ben: si sentono le influenze della musica rock americana. Il post-grunge, il pop rock di quelli graffianti che nei primi 2000 andavano tanto e che ora sono diventati di nicchia. Ecco, è fra trap e pop rock che si posiziona Post Malone: un vero e proprio “cappuccino” di suoni.
È da poco uscito il suo terzo album in studio ma il 24enne dello Stato di New York ha dimostrato di essere uno degli artisti più eclettici e versatili sulla scena. Se già siete suoi fan, sarete d’accordo. Se non lo siete, ascoltate Circles e Saint-Tropez, due singoli estratti dall’ultimo album Hollywood’s bleeding, e capirete: due generi completamente diversi. Un album ambiguo ma ben assemblato e con collaborazioni di rango: da Travis Scott a Ozzy Osbourne, ha saputo attrarre gli opposti nella canzone Take What You Want. Il risultato “funziona “eccome: dopo aver sentito questa, possiamo spegnere tutto e smettere di far musica; chi riuscirà ancora a stupirci?
Insomma, Post Malone ultimamente sembra un Re Mida: ovunque ci sia il suo nome c’è oro. E parliamo di oro vero: è riuscito addirittura a battere il record di Michael Jackson per le settimane consecutive di presenza in classifica. Che dire? Vedremo cos’altro avrà da riservarci per il futuro…