MUSICA: “Billie Eilish”

È la prima artista di cui parliamo su Be Different ad essere nata nel nuovo millennio. Dunque analizziamo con curiosità e interesse il contenuto artistico della teenager di Los Angeles.

 

È sicuramente la novità più importante del 2019 per quanto riguarda le radio non-anglofone, ma sebbene sia solo un’adolescente (deve ancora compiere 17 anni) è ormai a suo agio nel mondo dei grandi palchi.

Quest’anno è uscito il suo primo disco, When we fall asleep, where do we go, ed è un successo mondiale. La sua faccia è dappertutto e la sua musica sembra mettere d’accordo tutti.

Al primo ascolto si resta intrappolati in un mood malinconico, dovuto all’uso esteso di accordi minori e suoni che attingono dalla musica alternative pop degli ultimi 20 anni.

È talentuosa senza esagerazioni, ha una bella voce, ma non potente: pura, senza virtuosismi. Dà il meglio nel registrato o nei live acustici, in cui canta con un filo di voce.

Nei testi delle canzoni traspare un’adolescenza “Generazione Z”: sembrano scritti da una persona molto più grande, ma fanno richiamo a situazioni con le quali i post-millennials hanno sicuramente a che vedere.

Bad Guy, un instant classic, parla della necessità di una ragazza di comportarsi male (e quindi da ragazzo cattivo) per poter sopravvivere a una relazione. Duh!

Chiaramente i mezzi di produzione e le sue possibilità sono di gran lunga superiori a quelli di altre coetanee, ma si stenta a credere alla sua età data la qualità generale dell’album, degli arrangiamenti e del songwriting. La supporta il fratello Finneas di qualche anno più grande.
Questa qualità è giustificata dall’etichetta: la Interscope, che l’aveva scoperta già tre anni fa quando una sua canzone, pubblicata su Soundcloud, era diventata famosa.

I più cinici la descriverebbero come un nuovo prodotto dell’industria, impacchettato per quel pubblico giovanile a cui mancava un modello anticonformista, contestualizzato ai nostri giorni.

Rispetto alle teen star che abbiamo visto finora gioca molto su un look che strizza l’occhio al dark (non a caso anche la sua musica è stata classificata come dark pop). Sull’abbigliamento ha preso posizioni nette: per sottolineare quanto non ci tenga ad essere giudicata dall’aspetto fisico, indossa abiti molto larghi.

Nel complesso si resta piacevolmente sorpresi da questa giovanissima cantante. Vedremo come crescerà artisticamente.

 

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