Il mio sogno nel cassetto – Ion
Paura, tristezza, speranza, euforia, inquietudine: sono queste le emozioni che attraversano ogni giorno la vita dei giovani, proprio come accade agli adulti. A differenza di quella dei più grandi, però, la realtà dei ragazzi è principalmente costellata da sogni che rappresentano il motore di ogni gesto che compiono. Diventare adulti, troppo spesso, comporta dimenticare cosa significhi fantasticare sulle mille opportunità che la vita può regalarci. E allora vogliamo dedicare questa rubrica proprio a coloro che continuano a sognare, per ricordarvi che non è mai troppo tardi per sperare, perché nulla può ostacolarvi nel raggiungere il vostro obiettivo.
Ion: “Nel pugilato in Italia sono il numero 24 e dedico ogni traguardo a mio padre”
Rapper, attore e pugile. Ion, come si intrecciano tutti questi aspetti della tua vita professionale?
L’uno rafforza l’altro. Ho iniziato da giovanissimo con lo sport, il grande sogno di mio padre, e parallelamente mi sono avvicinato al mondo della musica. Il cinema è stata una piccola parentesi della mia vita. Il pugilato e il rap sono due delle mie più grandi passioni che, unite insieme, credo rappresentino la mia cifra distintiva.
Dal palco al ring: come riesci a cambiare veste così facilmente?
Il pugilato è uno sport in cui dedizione e allenamento sono due elementi fondamentali. Inizialmente non è stato facile mantenere la costanza necessaria per raggiungere dei risultati, soprattutto dovendo dedicarmi anche alla musica ed essendo abituato a spostarmi di città in città costantemente. Per qualche anno, infatti, lasciai tutto. Ora ho ripreso come professionista e, avendo la fortuna di poter cantare e registrare a qualsiasi ora del giorno, non sono costretto a scegliere tra una di queste due strade.
In quale professione ti riconosci di più, quella di cantante o di pugile?
Non potrei scindere le due parti. Per me rappresentano una carriera unica, l’incastro perfetto. Un colore solo.
Cosa provi quando indossi i guantoni?
Difficile descriverlo. Nella mia vita ho attraversato tanti momenti particolari, che mi hanno portato a definirmi una persona variegata. Tuttavia, in quei pochi minuti in cui sono dentro al quadrato e mi gioco mesi e mesi di preparazione fisica e psicologica, dentro di me nasce una sensazione mai provata prima d’ora, inspiegabile. Prima l’ansia, poi un istante dopo l’adrenalina e poi ancora una volta un’altalena di emozioni.
Cosa ti spinge e a combattere?
Lo faccio per realizzare il sogno di mio padre, che ultimamente sta poco bene: vincere. Sono un perfezionista, una persona ambiziosa che punta ad ottenere il massimo in tutto ciò che fa. L’idea di portare a casa un risultato e rendere orgogliose le persone che mi ricoprono d’affetto, mi riempie il cuore. Il giorno in cui ho conquistato il titolo di campione dei pesi medi con la federazione americana, vedere mio padre sugli spalti con gli occhi lucidi mi ha reso immensamente orgoglioso. A lui dedico ogni mia vittoria.
A quale training ti sottoponi quotidianamente?
Mi alleno sei giorni su sette, ogni mattina per almeno due ore. A seconda del tipo di gara a cui devo partecipare, perché spesso cambio di categoria riuscendo ad oscillare tra pesi medi e super medi, in prossimità degli incontri cambio preparazione. Spesso mi alleno in Tunisia, dove abita mia madre, oppure a Marbella, a sud della Spagna, dove sono testimonial di alcuni importanti marchi che mi sponsorizzano.
Ion pugile quanto assomiglia alla sua versione da cantante?
Conservo la stessa grinta in entrambi i contesti. Nei miei testi, inoltre, prendo spunto da quello che avviene quando salgo sul ring. Mi piace trasmettere la positività dello sport ai ragazzi. Sono felice di sapere che alcuni atleti ascoltano la mia musica in cuffia mentre si allenano.
Com’è nato il nome d’arte Ion Real Deal?
Significa “vero affare” e quando mi sono avvicinato al pugilato, visto che anche altri personaggi in settori diversi usano questo acronimo, mi piaceva l’idea di poter essere il real deal del pugilato. Con questo marchio ho creato una linea di abbigliamento ed è diventato la mia impronta.
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
A breve uscirò con alcuni nuovi singoli e il prossimo anno c’è in cantiere un nuovo disco. Tra qualche settimana, nel frattempo, partirò per il Centro America per andare a combattere. E chissà che non riesca a conquistare qualche importante riconoscimento. Io ce la metterò tutta!