Abbiamo intervistato il dottor Michele Basilicata, Professore a contratto presso UniCamillus-Saint Camillus International University of Health Sciences di Roma e Consulente Odontoiatra strutturato presso l’UOSD Odontoiatria con Percorsi Protetti(Special Care Dentistry)dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata.Socio Ordinario della SidP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia).
Dottore, quali sono i consigli che ci può dare in merito al mantenimento di un buono stato della salute orale?
Innanzitutto, è di fondamentale importanza fissare un concetto fondamentale conclamato da numerosi e autorevoli ricercatori: la salute della bocca non si ferma solo in questo distretto, ma va oltre perché è collegata all’intero organismo. Spesso, infatti, può essere spia di patologie sistemiche e viceversa. La relazione bidirezionale è avvalorata da diversi e recenti studi presenti in letteratura. A fini di un buon mantenimento dello stato di salute orale, e quindi anche generale, è importante pertanto seguire alla lettera una serie di consigli e indicazioni: lavare i denti almeno due volte al giorno con spazzolini normali o elettrici; preferire dentifrici che contengano 1000-1500 parti per milione (ppm) di fluoro, evitando di eccedere con le quantità; dopo il lavaggio non sciacquare la bocca ma eliminare solo i residui esterni, per consentire la massima efficacia del dentifricio, al fine di amplificare gli effetti preventivi; quando si è fuori casa e non si ha con sé lo spazzolino, utilizzare un collutorio o masticare un chewing-gum senza zucchero; utilizzare sempre strumenti come il filo interdentale o lo scovolino per eliminare la placca che si accumulanegli spazi interprossimali tra i denti; seguire uno stile di vita sano senza alcol e fumo, fattori di rischio, oltre ad una dieta a basso contenuto di zuccheri. È infatti comprovato che alcuni comportamenti irregolari, come una dieta povera di fibre vegetali e ricca di carni rosse, l’obesità, o una scarsa igiene orale, se protratti nel tempo, possono essere fattori incentivanti e coadiuvanti nello sviluppo di patologie sistemiche e/o oncologiche. Last but not least: fondamentale effettuare delle visite di controllo regolari dal proprio dentista di fiducia. Ciò consente di intercettare precocemente eventuali potenziali patologie orali, permettendo di intervenire repentinamente. La diagnosi precoce di questo tipo di carcinoma aumenta fino all’80% la sopravvivenza da questo tipo di malattia. La prevenzione pertanto è un fattore di cruciale importanza.
Ultimamente si sente spesso parlare di malattie croniche generative non trasmissibili. Questo tipo di patologie possono avere una correlazione con la salute orale?
Le malattie cronico-degenerative non trasmissibili (MCNT) hanno alti tassi di morbilità e mortalità. Le principali sono il diabete mellito, le malattie cardiovascolari, le malattie polmonari, l’osteoporosi, il cancro, le malattie neurodegenerative e le malattie renali croniche. Attualmente, si ritiene che circa il 40% dei decessi in tutto il mondo possa essere attribuito a queste condizioni patologiche. I fattori legati allo stile di vita, come l’attività fisica, una dieta sana e l’astensione dal fumo, sembrano svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre l’insorgenza e la progressione delle MCNT. Tra i fattori di rischio emergenti delle MCNT, la parodontite sta assumendo un ruolo rilevante. In una recente revisione della letteratura che abbiamo elaborato sotto la guida della Professoressa Annalisa Noce, Associato di Nefrologia presso l’Università di Roma Tor Vergata, è stata recentemente riscontrata una importante correlazione tra CKD e malattie orali. In particolare, la CKD influenza la salute orale poiché induce iperplasia gengivale, xerostomia, calcificazione dei canali radicolari, ritardo nell’eruzione dei denti e malattia parodontale (PD). Le MCNT possono influenzare lo sviluppo della PD attraverso l’infiammazione sistemica e del cavo orale. Pertanto, il trattamento della PD potrebbe essere utile per ridurre l’infiammazione sistemica e l’insorgenza delle MCNT. Negli ultimi anni, tra le numerose terapie innovative per il loro trattamento, i composti naturali bioattivi e l’attività fisica adattata sono stati convalidati come efficaci da numerosi e autorevoli autori.
Bibliografia