TALE MADRE TALE FIGLIA: Arianna & Roberta

Arianna & Roberta, rivali d’armadio

 

di Baronerozzo

Madre e figlia si amano e si ammirano. E neppure supplicandole si convincono a criticarsi un po’. Una mamma perfetta, una figlia perfetta. Domanda: come si fa a essere come loro? C’è qualcosa in farmacia?

Arianna

Nome, cognome, età, professione.

Arianna Felicetti, 18 anni, maturanda al liceo classico “Dante Alighieri”.

E poi il secondo lavoro: quello di figlia.

Già, ed è quello più faticoso. Ma nemmeno tanto: ci capiamo al volo, siamo quasi sempre in sintonia, tranne quando ci litighiamo l’ultimo vestitino comprato insieme, che magari ha ancora l’etichetta!

 

Dunque amiche per la pelle, felici e contente come in uno spot del Mulino Bianco. È davvero così? Vediamo. Cosa invidi dei 18 anni di tua madre? Qualcosa che c’era e che non c’è più?

Le sorprese. Sì, oggi manca la sorpresa: il citofono che suona, la visita inaspettata, “lui” che si presenta a casa improvvisamente… Oggi la sorpresa non esiste più: prima del citofono c’è WhatsApp, c’è il web, c’è che come ti muovi il mondo ti guarda, ti precede. È bello essere sempre connessi, e ritornare indietro non si può. Peccato per le sorprese, però.

La tua serata tipo: dove, quando, con chi.

Durante la settimana esco poco. Vado a scuola anche il sabato e il sabato è il giorno in cui esco di più. Dove? Beh, si comincia con l’aperitivo o il gelato di Steccolecco. Amo cenare in compagnia delle amiche o, come spesso accade, solo con il mio ragazzo. Amo molto “esplorare” le diverse culture del cibo (adoro il sushi). Talvolta una bella passeggiata basta e avanza per dare “sapore” a una serata. Sapore che si può ottenere anche con una bella cena a casa di amici.

Ecco a voi la fanciulla perfetta, quella che nei secoli dei secoli tutte le mamme e tutti i papà avrebbero desiderato: uscire solo il sabato, un innocuo aperitivo, una passeggiata con il ragazzo e poi a casa. In che anno siamo?

Siamo nel 2016, lo so. Infatti non è sempre così, ovvio. Non esageriamo: volevo solo dire che non

faccio le ore piccole sette giorni su sette. Ballare? In realtà di questo mi sono stufata un po’…

Mai successo di aver paura di tua madre? Paura di confessarle qualcosa e del sonoro… cazziatone?

Inutile nascondere. Se faccio una cavolata e provo a non dirle nulla se ne accorge da sola in cinque minuti. Ergo, le racconto tutto, sempre. Mi conosce troppo bene, e viceversa. Paura? No, quella mai.

Mai vergognata di lei? Mai desiderato di dire: ”Quella? Non la conosco!”

Addirittura fingere di non conoscerla no, è troppo. Però qualche volta… Fammi pensare: sì, fa le vocine. E che vergogna!

Le “vocine”?

Sì, come quella volta che l’accompagnai a ritirare la macchina nuova: si mette a saltellare, a fare la voce bambina, come quando da piccoli si scarta un regalo. Fa la vocina, ecco.

Qual è una fissazione di tua madre?

Il freddo. Per lei fa sempre freddo, mi dice di coprirmi, di stare attenta. Attenta che domani piove, attenta che la temperatura sta per calare. Maglioni, giacconi, coperte: fa freddo, stai attenta…

Che dice del tuo ragazzo?

Le va bene se va bene a me. Non fa troppe domande, non è invadente.

Roberta

Nome, cognome, età, professione

Roberta Nistri, 53, insegnante di yoga e pilates.

Più una lunga parentesi da modella. O no?

Vero: ho fatto la modella per tanti anni. Mi è servito per svegliarmi, per vincere la timidezza e uscire dal guscio della glia unica superprotetta. All’inizio mi sono un po’ forzata, ma è stata un’esperienza importante, utile. E anche divertente, se la si impara a gestire con prudenza.

Infine il lavoro di madre: una faticaccia senza uno straccio di stipendio. Cosa invidi ai 18 anni di Arianna?

Fatica, sì. Ma frequentando palestre sono bene allenata. Cosa le invidio? La libertà che io non avevo, libertà forse eccessiva: alla sua età non andavo in vacanza da sola. Ma l’invidia finisce qui, perché ai miei tempi (oddio l’ho detto: ai miei tempi!) eravamo forti con la fantasia: inventare scuse per uscire, giustificazioni al volo per i ritardi, altrimenti restavi da sola. Mai dimenticare di riempirsi le tasche di gettoni per telefonare… Insomma, dovevamo essere creativi.

La tua serata tipo a 18 anni.

Appuntamento a Piazza Euclide, dove si stazionava per un tempo infinito. Oppure una puntata al Parnaso o da Giovanni a Via Duse. Più tardi in discoteca, inutile dire nomi e indirizzi: siamo negli anni Ottanta, sappiamo tutto. Quando dovevo rincasare mio padre era alla finestra: vietato tardare anche di un solo minuto.

Parliamo di Arianna: come la vedi, come la vedresti. Ti capita di sentirti giudicata da lei?

Timida quanto basta, un po’ prepotente quando serve. Vede tutto positivo, troppo. Si fida sempre di tutti e questo, per me, può rivelarsi pericoloso. No, non ho paura di lei e dei suoi giudizi. Non le nascondo nulla, tanto meno il contenuto del mio armadio. Ci rubiamo i vestiti a vicenda e questa è la nostra rivalità: chi arriva prima a vestirsi!. Per questo, quando facciamo shopping, è un momento magico: provo sempre a farle comprare quello che in realtà vorrò indossare io!

Ti fa mai vergognare, Arianna?

E di che? Andare in giro con lei è piacevolissimo, sembriamo due amiche, tutto sotto controllo. Per la vergogna mi basto da sola. Per esempio ho paura dei ragni: più che paura, terrore. Ecco, ora sì che mi vergogno!

Passiamo allora alle fissazioni: Arianna è fissata con…

Non mi viene in mente niente, giuro. Tornerei alle sue qualità che, insisto, sono anche i suoi peggiori difetti: solare, generosa, sensibile, sempre pronta ad ascoltare e a fare la psicologa del gruppo. La generosità alla lunga fa soffrire: un po’ di sano egoismo ogni tanto non guasta, diciamolo. Però, a pensarci bene… È fissata con il “bel mangiare”, la cucina creativa, i cibi esotici… Gira, sperimenta, assaggia ma il suo incubo più grande (che è e resterà sempre solo un incubo) è quello di ingrassare.

I suoi ragazzi, il suo ragazzo. Che ne dici? O non dici?

In questo è fortunata: ha avuto storie importanti con ragazzi che l’hanno amata per quello che veramente vale. Se le offro un consiglio mi ascolta volentieri, non si chiude a riccio. Ma ora no, meglio non toccare l’argomento: gli esami sono vicini, è un po’ nevrotica; un po’ tanto, in effetti.

Arianna e Roberta, eccole qua, si capiscono al volo: madre e figlia ma soprattutto amiche. Almeno finché restano lontane dagli armadi…

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