Ogni volta che veniamo ingannati, rimaniamo sempre senza parole. Basiti, dispiaciuti e talvolta severi con noi stessi per esserci “caduti” ancora.
Oltre al danno la beffa, perché tra l’altro il sentire comune dipinge l’ingannatore come persona più intelligente, più furba e il raggirato come quello che si è fatto fregare per l’ennesima volta.
Vediamo di capire quale sia l’unico modo per non “cascarci”.
Non smetterò mai di dire, di scrivere che se non acquisiamo consapevolezza di noi stessi, non potremo mai capire come difenderci. Siamo umani. Siamo animali sociali che hanno bisogno, per vivere, dell’aiuto altrui. Una volta consapevoli di ciò siamo già in grado di capire perché seguiamo
le mode e perché abbiamo paura di uscire dal coro…
Possiamo suddividerci in 2 macroaree: chilottaafindibeneechilofaafindi male; oppure, meglio: chi pensa solo a sé stesso e chi anche al prossimo. L’inganno viene ordito da persone negative che, attraverso questo semplice strumento, approfittano della nostra buona fede per perseguire i loro interessi.
Se abbiamo bisogno di qualcosa che costa molto, ci mettiamo alla ricerca della buona “occasione” e per indole, essendo persone che non raggirerebbero mai il prossimo, rischiamo di essere ingannati incappando in una fregatura. A Napoli si dice “Comprare la povertà”; traduzione: nel momento del bisogno, pur di sopravvivere, non si scarta nessuna occasione, comprese le “sole”. Una volta fregati, in futuro teoricamente non dovremmo più caderci… Invece no: il nostro essere guardinghi, sospettosi, ci porterà
ancora lì: sforzandoci di scansare le fregature non riusciremo ad approfittare delle occasioni “vere” mentre i furbi potranno seguitare a raggirarci. I governi ingannano spesso i popoli non perché questi siano stupidi ma, semplicemente, perché i popoli non vedono alternative. Se si dovessero inventare che un prodotto è pericoloso per la nostra salute, chi si assumerebbe la responsabilità di provarlo? Se dovessero dire per il nostro bene che chiunque lo prova mette a rischio gli altri, chi rischierebbe qualora fosse diffidente? È chiaro che se una persona comune si inventasse una cosa simile non avrebbe credibilità. Ma detta da una persona del “Palazzo” … come non crederci? Siamo costretti a fidarci, perché se loro sono al governo sono al nostro servizio; ergo, non è possibile che provino ad ingannarci…!
Nel film commedia “Viva L’Italia” diretto da Massimiliano Bruno, si denuncia proprio questo, soprattutto nel monologo finale di Michele Placido che qui riporto. “Al ristorante, quando arriva il cameriere col conto, voi ve lo leggete quello che c’è da pagare, oppure no? Voglio dire, preferite scegliere voi quello che dovete mangiare o vi accontentate di quello che vi diamo noi? Perché se non lo avete ancora capito, qua noi stiamo a rifà l’inciucio. E anche in questo momento noi stiamo decidendo cose grosse, senza
chiedervi il permesso, e voi che fate? State zitti, così. E allora voglio dirvi una cosa: per conservare la vostra identità come cittadini in questo Paese, dovete pretendere di inserire un nuovo articolo nella Costituzione, l’articolo 140, che dice ‘Tutti i cittadini hanno diritto di conoscere la verità’. Ragazzi, ricordatevi, siete ancora in tempo per cambiare le cose, perché siete proprio voi che state andando a votare. Perché è meglio pensare che credere. È meglio scegliere facendo sacrifici piuttosto che fregarsene, fare gli indifferenti, credetemi. Perché se ci sono contrasti, significa che ci sono idee, e se le idee sono tante, diverse, allora si, c’è la democrazia. Però attenzione, a noi ci dovete fare pelo e contropelo prima di darci una poltrona in Parlamento e una pensione a vita, perché in questi anni, veramente eh, abbiamo votato gente che ha avuto a che fare con mafia, camorra, ‘ndrangheta, sacra corona unita e compagnia cantando, e qualcuno lo sapeva e l’ha votato”
Nei rapporti umani le persone altruiste devono imparare ad allontanare gli egoisti dalla propria vita, quelli che chiedono solamente e quando devono dare… vorrebbero tanto ma – guarda un po’ – ora proprio non possono….
Vediamo cosa succede se a chiedere siamo noi o se smettiamo di dare. Nella vita politica vi è solo una strada: Essere noi a controllare chi ci governa ed inserire (o pretendere) un articolo in ogni costituzione: Il diritto alla verità. Perché se le bugie e gli inganni non saranno puniti, saremo ingannati all’infinito continuando a credere alle bufale che ci cadono “dall’alto”.
Insomma, oltre al danno… la beffa!