” LE SELVAGGIATE ” di Massimiliano IL SELVA Selvaroli
Adesso Siamo Ricchi
Eravamo più poveri una volta… ci mancava tutto! Eravamo più poveri quando non avevamo i telefoni cellulari e gli appuntamenti si rispettavano, eravamo più poveri quando le automobili erano senza aria condizionata e senza radio… e nei viaggi si metteva la mano fuori dal finestrino in modo che l’aria sbattesse sul braccio con forza e, di rimbalzo, ci arrivasse sul viso… nella stessa auto i genitori ci insegnavano le canzoni di Battisti… perché eravamo più poveri! Eravamo più poveri quando per giocare con gli amici ci incontravamo sotto casa e, aspettando l’unico con il pallone, si facevano le squadre, si contavano i passi per stabilire la grandezza delle porte, ci si metteva a petto nudo per non confondersi con gli avversari… e i pali delle porte erano le maglie stesse. Eravamo più poveri quando andavamo al mare con la famiglia, gli ombrelloni sotto il braccio, i panini fatti dalla nonna, l’acqua fresca nel frigo portatile e, tutti insieme a giocare sulla spiaggia. Eravamo più poveri quando i vestiti del fratello grande passavano al fratello piccolo e non si buttava nulla… eravamo più poveri quando i calzini bucati si riparavano, c’era un apposito uovo di legno che serviva solo a quello. Eravamo più pov- eri quando a casa c’era un solo televisore e la sera si sceglieva il programma insieme, e lo si guardava insieme, e si rideva o piangeva o incazzava insieme. Eravamo più poveri quando d’estate si abbassavano le serrande e si giocava nelle scale dei palazzi…la fantasia si sprigionava, giocavamo con tutti gli amici, guardandoci negli occhi, si giocava insieme ai vicini di casa… si stava freschi nelle scale dei palazzi… ma eravamo poveri. Eravamo più poveri quando ti man- cavano le uova e le chiedevi alla porta accanto… ora non sia mai! MICA SIAMO COSI’ POVERI che non ci possiamo permettere le uova… e poi quelli della porta accanto non li conosco! Eravamo più poveri quando quello che avanzava dal pranzo lo si mangiava a cena e quello che avanzava a cena lo si portava a lavoro… non si buttava nulla anche con il cibo! Eravamo tan- to poveri quando i giochi erano fatti di un tubo e di proiettili di carta, eravamo tanto poveri quando i pomodori li facevamo a casa… con tutta la mia famiglia e anche con altre famiglie! Era la festa dell’estate … ognuno aveva un ruolo! I bambini mettevano i tappi; anche per quello c’era un attrezzo apposta, sembra- va un razzo spaziale… facevamo i pomodori da soli e duravano fino a l’anno seguente… come eravamo poveri! Come eravamo poveri quando d’estate le vacanze le facevamo insieme, passeggiando con un gelato in mano, guardando i fuochi d’artificio della festa del nostro paese… e lo zucchero filato, l’anguria fresca… come eravamo poveri!
MENO MALE CHE ADESSO SIAMO RICCHI!