L’alchimia dei ruoli e l’importanza di riconoscerli e rispettarli
Le formiche rappresentano la società perfetta. Ognuna di esse nasce con un ruolo ben definito: dalla formica regina alle formiche operaie, le quali hanno il compito di portare il cibo, dalle formiche che fanno la guardia al formicaio fino alle formiche assassine che hanno il ruolo di uccidere la regina. Questa società è basata sul benessere comune e funziona da milioni di anni. Da una semplice analisi, effettivamente, si vede come anche l’essere umano nasca ibrido per poi sviluppare dei ruoli ben definiti. Nella fase di crescita, infatti, scopriamo le nostre inclinazioni che vanno a determinare la nostra diversità. C’è chi sviluppa l’idea di voler curare e approfondire determinati studi, chi quella di costruire, salvare, intraprendere, servire, volare, combattere, difendere, aiutare, comunicare, governare, far divertire, far riflettere ecc. Freud addirittura sosteneva che tutti gli uomini e le donne nascano “bisessuali” o ibridi e andranno a maturare la loro sessualità attraverso sensazioni, esperienze, traumi positivi o negativi o influenze esterne. Anche la fisicità del nostro corpo andrà a determinare le nostre inclinazioni a seconda della stazza, della bellezza, della forza o debolezza, e anche in base alla diversa intelligenza sviluppata. Vi siete mai chiesti perché nasciamo così diversi? Noi abbiamo però un problema: la specie umana, così evoluta, ha la capacità di stravolgere o nascondere la propria indole pur di apparire “uguali agli altri” o “integrati in un gruppo”. In poche parole, tutte le mamme e i papà, per esempio, vogliono che i propri figli siano laureati, leader e ricchi. Tutti re e regine. Tant’è vero che, inconsapevolmente, tutti i genitori continuano a imporre, attraverso la loro educazione e le loro paure, un’idea di ciò che vogliono dei propri figli lavorando quotidianamente sul concetto del giusto o sbagliato. Concetto che LORO STESSI HANNO MATURATO. Al battesimo di un mio amico un prete che disse ai genitori una cosa molto bella: “Voi non siete proprietari dei vostri figli e non dovete farli crescere in base alle vostre idee ma dovete prepararli ad affrontare la vita attraverso il rispetto reciproco e individuare le loro inclinazioni sostenendole e difendendole”. Magari succedesse e magari si smettesse di aver paura di voler fare il muratore o di essere omosessuale o di voler salvare il mondo o, semplicemente, di voler fare soldi o costruire un’impresa perché in questi casi oggi ti spaventano dicendoti che sei un fallito o un “frocio” o un sognatore ingenuo oppure un avido o un presuntuoso… Mi sono sempre chiesto: se tutti gli uomini fossero studiosi cosa succederebbe? Nessuno costruirebbe nulla. Se fossero tutti eterosessuali e fecondi? Ci sarebbe di certo la sovrappopolazione della Terra. Se fossero tutti “imprenditori” nessuno lavorerebbe all’impresa. Se tutti fossero sognatori nessuno starebbe con i piedi per terra e se tutti stessero con i piedi per terra nessuno sognerebbe e nessuno avrebbe mai avuto il privilegio di usufruire delle scoperte più belle e inimmaginabili, come volare o parlare in tutto il mondo attraverso un “pezzo di plastica” con una semplice antennina… Oggi, soprattutto in Italia, molte, troppe aziende sono gestite da incompetenti che non accettano di non essere nati imprenditori o direttori del personale: sono dei fasulli che non sono in grado di rendersi conto di non avere capacità comunicative e relazionali. Ristoranti aperti da figli di costruttori, insegnanti che non hanno mai amato lo studio e medici che non hanno alcuna inclinazione all’umanità e al voler salvare un’anima. Poi il conto arriva sempre, tutto va oggettivamente a rotoli e ci lamentiamo ogni giorno per non aver trovato il professionista adatto a quel tale ruolo… CAMBIAMO IDEA, IMPARIAMO A OSSERVARE E, SE SCOPRIAMO DI NON ESSERE ADATTI ALLO STUDIO, COMINCIAMO A LAVORARE O VICEVERSA. Rispettiamo le diversità più della nostra vita perché solo attraverso queste abbiamo è stato possibile costruire società quasi perfette dove c’è chi ci dà da mangiare, chi ci cura, chi ci fa divertire ecc. L’alchimia dei ruoli nasce attraverso la combinazione della diversità del nostro essere, che ci porta all’attrazione per altri esseri o alla volontà di fare o diventare qualcosa. Noi veniamo attratti da persone o personaggi, ne veniamo affascinati e solo allora capiamo se vogliamo comandare, servire, intraprendere o studiare, e lo scopo di ogni genitore dovrebbe essere quello di trasmettere solo un concetto: “Qualsiasi cosa tu voglia essere o diventare, fallo sempre al meglio delle tue potenzialità, perché tutto serve!”. Però servono ruoli svolti in modo impeccabile, perché proprio per quelle diversità fisiche e sessuali si nasce formica regina, non lo si diventa!