IL MIO SOGNO NEL CASSETTO: “Giuliano Lombardozzi”

“IL SEGRETO PER VIVERE BENE? TROVARE L’APPROCCIO POSITIVO CON LA NATURA”

Intervista a Giuliano Lombardozzi – di Alessandra Giancola

La tua scheda

Mi chiamo Giuliano, ho 27 anni e sono di Strategy presso la Business School del Sole 24 ore. Ho maturato un bel bagaglio di esperienze lavorative, perché ho iniziato giovanissimo come organizzatore di eventi. Da qualche anno sono anche nel settore dell’imprenditoria: ho fondato da pochi mesi una società che si occupa di gestione eventi, progettazione di design Green e creazione di format che spaziano dalla ristorazione ai brand indipendenti. Curo in prima persona i vari progetti e, una volta che si saranno consolidati, spero di seguire il loro sviluppo ben oltre i confini metropolitani.

Parlaci in dettaglio del tuo business.

Sono particolarmente fiero del format per la ristorazione Green hole, primo concept in Italia dove le persone vengono completamente immerse nella natura in uno spazio indoor. Legno e piante naturali sono l’unico sfondo in cui gustare piatti freddi di qualità, nel totale rispetto del paesaggio che ci ospita. L’azienda ha infatti un approccio ecosostenibile nel packaging del delivery, nella posateria interamente lavabile e la cucina stessa punta su prodotti vegetariani e non solo. Offriamo una gastronomia fusion gourmet, facendo dell’attenzione e della salvaguardia dell’ambiente i nostri punti di forza. 

Ci sono state difficoltà nella tua carriera?

Ho sempre puntato, fin da adolescente, sulla creazione di un prodotto più che sulla promozione. Questa mia particolarità mi ha un po’ostacolato nella mia esperienza da PR, perché non mi piaceva sponsorizzare eventi di altri ma mi stimolava maggiormente organizzare i miei, sebbene con più difficoltà e responsabilità a carico. Una grande soddisfazione me la sono tolta: riunire oltre 5000 persone all’Auditorium per la festa del centenario di una nota azienda di aperitivo alcolico. Quella grande serata è stata gestita e organizzata da Kontakt, il format creato da me con alcuni amici e soci, durante gli anni universitari. 

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Nell’immediato vorrei contribuire alla crescita e allo sviluppo di realtà digitali nuove e in cerca di visibilità. Di sicuro il mio sogno nel cassetto più rilevante è quello di portare Green hole fuori da Roma e aprire nuove sedi nelle principali città del mondo, soprattutto dove c’è un alto tasso di inquinamento. Penso ad esempio a Torino, a New York o Tokyo, grandi metropoli in cui c’è molta industrializzazione ma poca attenzione per la natura. Green hole rappresenterebbe un polmone verde, un purificatore dell’aria, un insonorizzatore naturale e soprattutto donerebbe al cittadino maggior consapevolezza nell’approcciarsi con rispetto all’ambiente. La nostra filosofia green ecosostenibile guarda al futuro e va ben al di là del semplice concetto di ristorazione. Il cliente non è un numero ma parte integrante di una community con la quale interagisce, e che propone un nuovo stile di vita più sano e attento. Mi piacerebbe lasciare un segno tangibile nella società utilizzando la mia visibilità e quella del nostro network, per sensibilizzare sul problema ambiente e sulle altre criticità ignorate dalla politica internazionale. Noi giovani possiamo davvero fare la differenza, adoperarci attivamente per rendere la Terra un pianeta meno sofferente e per promuovere una più equa distribuzione delle risorse economiche.

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