Grandi o piccole, “storiche” o “start-up”, le imprese del Belpaese fatturano passione. Vale anche per quelle che hanno scelto Be Different per farsi conoscere e ri-conoscere. In questa rubrica diamo la parola a quegli uomini e quelle donne che, insieme, portano avanti l’Azienda Italia.
Daniele Puzzilli: “Stringere i denti, migliorarsi ogni giorno”.
Perché questo titolo? Perché si parla anche di denti. Anche, ma non solo.
Oggi si va dal dentista. Tutto qui? No, non è tutto qui, perché siamo a colloquio con il dottor Daniele Puzzilli; cosa fa? Fa l’odontoiatra, non ci piove.
Invece piove a catinelle, poiché Daniele è il precursore, per non dire l’inventore, dell’odontoiatria olistica.
Dunque parliamo di noi che andiamo – ogni tanto capita – dal dentista (si dovrebbe dire odontoiatra).
Daniele è nato in una famiglia così: nonno dentista (oops, odontoiatra), papà idem. Il trapano del nonno ancora a pedali, gli odori forti (e non piacevolissimi) dei disinfettanti, i bimbi terrorizzati…
“Fin da piccolo quello era il mio mondo, la mia sala giochi. Dal gioco alla passione: avevo già deciso che “da grande”… Se ne accorsero presto le mie maestre d’asilo vedendo quel che disegnavo”.
Passeranno gli anni e i sorrisi, quelli di Daniele in punta di matita e quelli di chi, volenti o nolenti, ogni tanto devono accomodarsi su “quella”poltrona. Puzzilli oggi è al timone Dello Studio di Odontoiatria Olistica a Roma. Errore: gli Studi sono due. Il “capostipite” all’Eur e il secondo, inaugurato da un paio d’anni, in zona Ponte Milvio.
L’aggettivo “olistico”deriva dal greco “hòlos” che sta per “tutto, intero, globale”. L’approccio olistico è quello che ci induce a guardare, a studiare un fenomeno nella sua globalità. Vale anche per la medicina: ogni organo è legato agli altri, non puoi curare il mal di stomaco guardando solo lo stomaco. In odontoiatria, idem come sopra: un dente mal posizionato influisce sulla postura, sul sonno. Il dente sta in bocca, la bocca nel cranio; il cranio è sopra di noi, la nostra storia.
Tutto questo, e molto altro, si può approfondire navigando nel Sito dello Studio Puzzilli (www.danielepuzzilli.com). Noi invece siamo qui per ascoltare la storia di un odontoiatra che è anche imprenditore; la storia di una vera e propria passione.
Dottor Puzzilli le chiediamo subito un giudizio su… Daniele Puzzilli
“Sono severissimo con me stesso perché sono un maniaco del controllo, della precisione, della perfezione senza se e senza ma. Così facendo son riuscito a creare questa realtà all’insegna dell’eccellenza, uno studio dove si cerca di capire sempre quello di cui il paziente ha bisogno”.
Una realtà, uno studio – aggiungiamo noi – dove si aggirano oltre 35 specialisti; ognuno il suo campo, ognuno la sua competenza perché, ribadiamolo, l’approccio dev’essere globale; il sorriso, insomma, non si ferma alla bocca.
Nelle sue scelte imprenditoriali ha dovuto sopportare qualche rinuncia?
“Ho rinunciato al tempo libero: due studi, gli impegni con il Coni, gestire e coordinare tutto questo deve avere un costo. Il tornaconto? La passione, l’ho già detto no?”.
Papà dentista, nonno dentista… La sua professione è stato un percorso “obbligato”?
“Niente affatto obbligato: sapevo, e volevo, che sarebbe finita così”.
Qual è la linea sottile che separa la professione dall’impresa? Essere ottimi medici e imprenditori di successo: come si fa?
“Si fa con la voglia di guardare oltre. Si fa – l’ho fatto – fin dai tempi della tesi di laurea: la mia era intitolata “Il rapporto tra bocca e postura”. Al tempo era un argomento semisconosciuto; anche oggi, peraltro, non tutti ne comprendono la portata. Nel 2002 ho aperto lo studio all’Eur. Tecnologie, attrezzature specifiche e tanti specialisti nei diversi campi. Ancora: scelta di materiali biocompatibili e attenzione maniacale alla singola storia di ogni paziente”.
Si parla ancora di crisi: migliaia di imprese che chiudono, altrettante che arrancano. Come si affronta il rischio? Infine: cosa consiglierebbe ai giovani che volessero mettersi sul suo stesso cammino?
“Tutto è cambiato negli ultimi decenni. I tempi di mio nonno dentista ad Amatrice con il borsone sono lontanissimi. Son finiti anche i tempi degli studi “monocratici”, che non bastano più. Così come non bastano la routine o le mille sedicenti cliniche che sbandierano trattamenti “all inclusive” a prezzi da discount. Ma se ti concentri sull’eccellenza, sull’aggiornamento costante, i risultati arrivano. Questo dico a chi vuol cominciare: puntate al massimo”.
Sappiamo che qualunque attività, anche la migliore, va “raccontata”. Secondo lei sbagliare le proporzioni (poca comunicazione e molto lavoro o viceversa) può far male all’impresa?
“Può far malissimo. Ci vuole il giusto mix tra comunicazione e qualità. Errato anche comunicare ciò che non si fa (fingendo di saperlo fare). Per me la comunicazione in tutte le sue sfaccettature, Social compresi, è stata determinante, contribuendo alla crescita ed al posizionamento di Olisticsmile. Chi comunica male, chi addirittura scade nel trash non può emergere…!”.
No, Puzzilli non si accontenta mai. Ogni giorno un nuovo traguardo per lui e per i suoi collaboratori. Sarà anche per questo che nelle sale d’attesa di Olisticsmile troviamo Belen Rodriguez, Nainggolan, Florenzi, Dustin Hoffman e tanti altri volti noti dello sport e dello spettacolo provenienti da ogni dove.
Perché non abbiamo intitolato semplicemente con: “Il dentista dei Vip”? No, troppo banale, meschino, riduttivo. Qui di “very important” c’è solo il benessere; quello nostro. Che va ben oltre il sorriso. Ben oltre i denti.