Marco Fabio Pulsoni “LA MIA MISSION È L’ASCOLTO”
Marco Fabio Pulsoni, laureato in Economia, già docente universitario di materie economiche, consulente aziendale, presidente e amministratore delegato della Clinica Sanatrix, casa di cura privata romana, con oltre 70 anni di storia.
Presidente, il suo profilo professionale mette l’accento sulle materie economiche. Da dove arriva l’interesse per la sanità?
«Nasco come consulente d’impresa, la sanità è arrivata sotto forma di eredità familiare, diciamo. Mio padre era un medico e negli anni ’60 è entrato come socio nella Clinica Sanatrix. Con il tempo, la mia famiglia è diventata socia di maggioranza della casa di cura e, attualmente, ne sono il Presidente e l’Amministratore delegato. In realtà, un ramo della mia famiglia si occupava anche di sviluppo di progetti immobiliari e così, grazie all’unione dei due maggiori interessi familiari, sono diventato un imprenditore. I miei uffici sono in centro a Roma, ma spesso mi sposto anche a Milano».
La Clinica Sanatrix è un fiore all’occhiello della sanità privata romana.
«Per noi l’innovazione, la tecnologia e l’attenzione al paziente svolgono un ruolo fondamentale. Il nostro obiettivo è quello di promuovere una vera e propria cultura della salute, intesa come servizi sanitari di altissimo livello uniti ad un reale miglioramento qualitativo della vita del paziente. Inoltre, ci impegniamo a offrire un ambiente confortevole e ospitale – e non mi riferisco solo all’edificio in senso fisico (che, peraltro, si trova in una tra le più belle zone residenziali della città di Roma, ndr.) -, ma anche una vera e propria accoglienza, nel senso che il paziente si deve sentire accolto e non sentirsi solo. Per questo ci stiamo impegnando a superare i modelli organizzativi utilizzati dal sistema Sanità a favore di un percorso diverso, con un approccio al metodo differente».
Ci spieghi meglio…
«Oggi si è perso il senso vero della medicina. Si è tutto standardizzato e massificato, e si è perso il senso dell’ascolto. Un buon medico deve saper prestare attenzione – in questo senso, ascoltare – il proprio paziente. Ognuno ha una sua storia e deve sentirsi accolto, conosciuto. La struttura privata può prendersi cura del singolo grazie a percorsi personalizzati. Prima di tutto l’ascolto e poi, solo successivamente, si concorda un piano terapeutico. Tutto questo l’abbiamo tradotto in un progetto, si chiama “Sanatrix ti ascolta”. Un programma di telemedicina, in cui si può assistere il paziente da casa “h 24”. Il paziente ha la tranquillità di poter parlare con uno dei nostri medici, di essere ascoltato 7 giorni su 7. Questo ci consente di risolvere alcune delle esigenze dei pazienti, talvolta senza farli spostare da casa».
Mi sembra un approccio davvero utile. In un mondo dove tutti andiamo di corsa, l’ascolto è davvero un valore aggiunto.
«La parola d’ordine per noi è “accoglienza” che inizia all’interno della struttura e che non si esaurisce con l’uscita del paziente dalla nostra Casa di Cura. La nostra vuole essere una visione a 360°, non solo per la diagnosi delle diverse patologie ma anche e soprattutto per la divulgazione delle informazioni, necessarie al paziente e il corretto uso delle terapie. Il medico identifica, studia e conosce il problema, mettendo in atto tutte le conoscenze a sua disposizione per far sì che ogni persona si senta assistita 24 ore su 24. Siamo anche molto impegnati nella prevenzione, fondamentale per evitare gravi patologie come quelle che riguardano l’apparato cardiovascolare ma non solo. Una vita sana e una corretta alimentazione possono mettere a riparo ciascuno di noi da numerose patologie; poiché come lei ha ricordato prima, viviamo in un mondo dove tutti andiamo di corsa, non sempre si ha tempo di fare sport e di mangiare in maniera sana e corretta, allora è necessario fare spesso controlli, per verificare il nostro stato di salute, che tutto sia apposto insomma. Se si trova un medico affidabile che ci ricordi quanto, tutto questo sia importante, fa la grande differenza».