EDITORIALE DI ARMANDO DE ANGELIS

Fiducia, sacrificio e giuramento: pura fantascienza

Siamo sempre noi, quelli che vorrebbero amare ed essere amati, quelli che preferirebbero la pace alla guerra e quelli che pretendono rispetto, lealtà e cercano fiducia. Eppure, visti dall’altra parte, di fronte a uno specchio, scopriamo di essere i primi a non rispettare, a fare la guerra quando ci toccano il nostro orticello e a non credere in nessuno… Questo riflesso è ciò che maggiormente rifiutiamo, rifugiandoci nelle nostre mille convinzioni pur di apparire puliti e corretti, e sopratutto pur di far apparire valide le nostre ragioni. Spesso dico che bene porta bene, male porta male, altruismo porta altruismo e l’egoismo porta all’egoismo ed effettivamente è una considerazione logica e comprensibile a tutti, e quando ci viene detto di essere i primi a essere rispettosi se vogliamo rispetto, o di fidarci quando chiediamo fiducia, scatta un’altra fase tipica dei bambini che ci porta all’esatto contrario. Perché prima io? Così, come per un cane che si morde la coda, nei rapporti amicali, professionali e sentimentali, con la scusa di non voler essere i primi non diamo nulla e inevitabilmente… Nulla riceviamo. Poi la vita scopre l’altra faccia facendo vivere a ogni uomo e donna di questa Terra problemi seri, e solo allora ci rendiamo conto di essere soli. A questo punto scatta un altro atteggiamento caratteristico dei bambini perché, quando perdiamo un lavoro, pur di riprenderlo accetteremo condizioni vergognose, pur di riconquistare il partner vivremo tollerando ogni tradimento e pur di riabbracciare un amico perso daremo ogni cosa di noi stessi… Quando prima, invece, bastava molto ma molto poco. Fiducia, sacrificio e giuramento: basterebbero queste tre cose per non tradire e non essere traditi, ma nonostante sappiamo tutti quali siano le negative conseguenze, continuiamo a giurare sempre e comunque non mantenendo fede a ciò che diciamo. Affermiamo di fidarci aggiungendo un “ma” o un “però”, e sacrificandoci solo quando ci viene comodo e facile farlo (che di fatto è l’esatto opposto del sacrificio). Il quadro è completo e solo adesso possiamo capire meglio perché perdiamo partner, amici, lavori e rapporti di ogni genere, in modo semplice e immediato ma soprattutto senza reali o validi motivi perché ormai è chiaro che nonostante continuiamo a parlare di questi aspetti, oggi come oggi nessuno più si fida, mantiene la parola data e si sacrifica, ed è per questo che i fattori di cui parlavo sopra – fiducia, sacrificio e giuramento – sono diventati pura fantascienza, e nelle nostre insane abitudini non sappiamo nemmeno più come si fa. Se le coppie e i matrimoni sono in crisi è solamente perché non si crede più nel giuramento, e così come facilmente ci si sposa altrettanto facilmente ci si separa. La mia domanda è: se VERAMENTE dovessimo vivere uniti promettendo REALMENTE alla persona amata di esserle fedeli SEMPRE, nella gioia e nel DOLORE, nella salute e nella MALATTIA, e di amarla e onorarla tutti i giorni della nostra vita FINCHÉ MORTE NON CI SEPARI, ci sposeremmo mai oggi come oggi? E perché allora continuiamo a farlo? Semplice: perché oggi giurare è come mangiare una merendina, buona finché ci piace… Rifletteteci!

Share This

Copy Link to Clipboard

Copy