Le nuove strategie per controllare il rischio di contagio annesso alle procedure odontoiatriche. Ce ne parla il dottor Michele Basilicata.
In piena emergenza mondiale da Covid-19, il cui potenziale infettivo è elevato e insidioso a causa dell’elevato numero degli asintomatici, sono state varate una serie di norme e regolamentazioni al fine di tutelare la salute dei cittadini in ogni settore. Nel settore odontoiatrico, a causa delle procedure che producono nebulizzazione e della vicinanza fisica del paziente, il rischio è considerato alto ed è necessario adottare minuziose misure per garantire da un lato cure irrinunciabili e, dall’altro, salvaguardare la salute orale e sistemica della popolazione.
Abbiamo chiesto un approfondimento al dottor Michele Basilicata, Odontoiatra, Dottorando di Ricerca presso l’Università di Roma Tor Vergata e Consulente Odontoiatra presso l’Unità Operativa di Odontoiatria con percorsi protetti presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata.
Dottore, perché l’Odontoiatria è definita “a rischio”?
Le procedure odontoiatriche comportano un alto rischio di contagio a causa della specificità delle procedure stesse: la distanza ravvicinata tra operatore e paziente, la continua esposizione dell’operatore a saliva , sangue e altri fluidi corporei, l’utilizzo di strumentazione rotante che genera “droplet”, il contatto con le goccioline prodotte da tosse e secrezione nasale di un individuo potenzialmente infetto, sono fattori che aumentano in maniera significativa il rischio biologico per l’operatore. È dunque fondamentale adottare una serie di misure più stringenti per contenere tale rischio.
Nello specifico, quali misure state adottando nella vostra attività clinica per garantire l’erogazione di cure importanti e improcrastinabili, contenendo al tempo stesso la diffusione del virus?
Nello scrupoloso rispetto delle linee guida ministeriali emanate dal tavolo tecnico del Ministero della Salute, a tutela degli operatori e dei pazienti, durante l’attività adottiamo una serie di misure preventive. Innanzitutto, attraverso un Triage telefonico preliminare, cerchiamo di intercettare precocemente i pazienti potenzialmente portatori di infezione da SARS-CoV-2, prima che essi accedano alle nostre cure. Giunto allo studio l’utente è invitato a mettere in pratica il c.d. “protocollo pazienti”, che prevede una serie di adempimenti tra cui la compilazione della scheda con annotazione dei sintomi nei precedenti 15 giorni, l’igienizzazione delle mani con soluzione alcolica, la rilevazione della temperatura corporea e della saturazione dell’ossigeno nel sangue. Infine, prima della seduta operativa, il paziente viene invitato a sciacqui con soluzione a base di perossido di idrogeno. Il pieno rispetto di questo iter insieme ad uno specifico e rigoroso protocollo di sicurezza (corretto utilizzo di strumenti e materiali, alto livello di attenzione, uso dei dispositivi di protezione individuale) consente all’operatore e all’assistente di studio di operare in piena sicurezza in un’area precedentemente e accuratamente sanificata con prodotti specifici.
La pulizia e l’utilizzo delle corrette misure di igiene degli ambienti rappresentano un punto cardine nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2?
Gli ultimi studi dimostrano quanto sia rilevante la contaminazione ambientale e quanto possa essere potenzialmente centrale nella diffusione virale: le particelle di aerosol inferiori a 5 micron sono vettori di trasmissione patogena; per questo è previsto l’utilizzo di un aspiratore extra orale per ridurre al minimo “i droplets” immessi nell’ambiente e l’apertura delle finestre per un continuo riciclo dell’aria. Dopo ogni prestazione odontoiatrica, tutte le superfici vengono sottoposte ad un rigido protocollo di sanificazione che prevede principalmente la disinfezione attraverso spray a base di ipoclorito di sodio, vaporizzazione con soluzione idroalcolica a 180° e areazione continua della zona operativa. Tutte queste procedure, insieme ad altre specifiche, ci consentono di continuare a garantire ai nostri pazienti le cure odontoiatriche di cui necessitano, anche in questo periodo di emergenza sanitaria mondiale, com’è da sempre obiettivo primario della nostra attività clinica quotidiana.