LUCA“GODI, TRIONFA E RIDI”
SI DESCRIVE COME CAPARBIO, DECISO, UMILE E ALLEGRO. PUNTA DRITTO VERSO L’OBIETTIVO SENZA LASCIARSI DISTRARRE DAL RESTO. SORRIDERE E SOGNARE È TUTTO CIÒ CHE CONTA
Raccontaci un po’ di te.
Ho compiuto da poco diciott’anni e frequento il quar- to anno in un istituto tecnico commerciale. Sono uno sportivo e gioco da tantissimi anni a pallone, nono- stante di recente abbia dovuto interrompere gli allenamenti. È una passione che mi segue da quando sono bambino.
Perché il calcio è sempre stato così pre- sente nella tua vita?
Mio padre è un grande tifoso e mi ha tramandato l’amore che prova per questo sport.
L’esperienza con Be Different è stata la prima per te su un set fotografico?
Sì. È stato molto emozionante poter vedere da vicino quanto lavoro e cura ci siano dietro ogni scatto e ho appreso tantissimo da questa nuova esperienza. Spero ne seguiranno altre!
Come mai hai deciso di avvicinarti a questo mondo?
Ne sono sempre stato affascinato, perché ero curioso di capire come funzionasse e cosa significasse lavo- rare in questo settore. Vedere la propria immagine su un giornale, e soprattutto sulla copertina, è molto gra- tificante!
Perché non sei un fumatore?
Perché non mi piace essere dipendente da qualcosa. Non voglio che il mio stile di vita e la mia salute vengano condizionati.
Cosa ritieni spinga i giovani a fumare?
È una moda. Io stesso inizialmente credevo che le sigarette fossero un espediente per essere maggiormente apprezzato, perché è questa l’idea che i personaggi dello spettacolo ci rimandano. I ragazzi si accostano alle sigarette per sentirsi più grandi.
Come si potrebbe disincentivare questo fenomeno?
Bisognerebbe invertire questo trend, magari proprio creando una schiera di personaggi famosi non fumatori. I danni del fumo ormai si conoscono, quindi non è l’ignoranza a spingere i ragazzi a fumare ma qualcosa di più sottile. La lotta secondo me dovrebbe essere mirata a contrastare i messaggi che la società trasmette.
C’è un libro, una canzone o un film che hanno segnato un momento particolare della tua vita?
Il film La ricerca della felicità. C’è una frase che il padre dice al bambino che mi è particolarmente rimasta impressa. È “Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere”. Mi è capitato di incontrare persone che hanno fatto di tutto per intimorirmi. Secondo me nella vita è importante continuare a credere, sempre e nonostante tutto, che i propri sogni possano diventare realtà.
Se dovessi immaginare la tua vita tra qualche anno, come e dove ti vedresti?
Sulla copertina di “Glamour” (ride). A parte tutto, spero laureato e con grandi traguardi raggiunti, senza montarsi mai la testa. Bisogna avere grandi sogni ma anche una grande umiltà.
Per quella che è la tua esperienza, ritieni che l’essere e l’apparire siano conciliabili?
Sì, assolutamente! Penso che ciascuno di noi abbia delle qualità e che sia proprio questo a renderci unici ma credo che sia altrettanto importante trovare il modo giusto per valorizzarle, perché altrimenti non si riuscirà a mettere in luce la loro vera importanza.
Il tuo motto.
“Godi, trionfa e ridi”, come disse Vittorio Alfieri.