Giacomo Gallani: “Un modello italiano alla conquista dell’Europa”
Lineamenti decisi, occhi blu come il mare e un fascino che non passa inosservato. Il ventitreenne romano è tra i modelli emergenti più interessanti degli ultimi anni e ha già firmato con agenzie delle principali capitali europee. Ma Giacomo non è solo questo: lontano dalla macchina fotografica è un calciatore in Eccellenza e uno studente a pochi passa dalla laurea.
Giacomo, da modello per hobby a volto per marchi come Patrizia Pepe, di strada ne hai fatta…!
È una soddisfazione guardarmi indietro e ripensare a tutte le esperienze collezionate. Sto cercando di lavorare sempre di più e, a breve, potrebbe andare in porto il mio trasferimento a Milano, ma valuterò in base all’evoluzione della pandemia.
Sono stato preso da alcune agenzie in Lombardia, ma sono in contatto anche con una delle agenzie più importanti di Barcellona, un’altra in Turchia e una a Londra. Spero di poter tornare a viaggiare il prima possibile, nonostante quest’anno sia comunque riuscito a lavorare in diverse città.
Oggi cos’è per te la moda?
È creatività, ma anche tradizione. È un modo per esprimere sé stessi, la propria vena artistica e per iniziare a rompere gli schemi. I canoni di un tempo erano più stringenti, ma adesso ognuno può sentirsi libero di abbinare capi d’abbigliamento e stili come meglio preferisce.
In base alla tua esperienza, c’è qualcosa che cambieresti di questo settore?
È un mondo dove, a mio parere, non ci sono favoritismi. Si viene giudicati in modo equo e la scelta ricade su chi rappresenta meglio il prototipo stabilito in quel momento. Il limite, però, è che i canoni di bellezza andrebbero svecchiati e riscritti, soprattutto per quanto concerne l’altezza. È pieno di bei modelli che lavorano meno degli altri solo perché hanno qualche centimetro di meno.
Prima ancora di fare il modello, sei un calciatore. Come si sono incontrate queste due passioni?
In qualche modo lo sport è riuscito a modellare il mio corpo e, in un periodo in cui avevo rallentato la mia attività agonistica, quando ho deciso di avvicinarmi alla moda, mi è stato d’aiuto avere un fisico allenato. Si tratta di due mondi molto diversi tra loro, ma che presto potrebbero diventare incompatibili.
Cosa intendi?
Attualmente gioco in Eccellenza (il campionato prima della Serie D, Ndr) e, sia quest’anno che quello passato, abbiamo giocato una grande stagione. In futuro dovrò valutare se la mia crescita sportiva sarà incompatibile con la carriera da modello, soprattutto in caso di un trasferimento in un’altra regione.
In quale veste ti rispecchi di più?
Quello del calcio è il grande sogno del cassetto, ma il treno potrebbe già essere passato. Nella moda vedo un buon futuro e un settore ancora tutto da scoprire.
Che rapporto hai con il tuo corpo?
Da bambino ero molto magro, ma verso i quattordici anni ho iniziato ad andare in palestra per aumentare la mia massa muscolare. Giocando come punta centrale, avevo bisogno di una certa prestanza contro i difensori avversari. Ho abituato da subito il metabolismo a bruciare calorie e ad essere attivo. La mia attenzione non è mai stata strettamente rivolta al mio corpo sul piano estetico, quanto piuttosto a renderlo funzionale a ciò che facevo.
Nonostante la tua giornata sia già molto piena, hai deciso di portare avanti gli studi…
Sto finendo l’ultimo anno di Economia ed entro la fine di quest’anno dovrei riuscire a laurearmi. Mi piacerebbe proseguire con un master in Economia e Management dello sport o in Economia dell’ambiente, due ambiti a cui tengo particolarmente. Vorrei lanciare un’attività dove condividere tutto ciò che ho imparato riguardo l’allenamento e diventare un punto di riferimento per chi vuole seguire i miei stessi training. Sarebbe stimolante poter far vedere il percorso che ho fatto, passando dall’essere un bambino gracile a un ragazzo robusto, e dimostrare alle persone che ognuno può diventare ciò che vuole, perché non ci sono limiti.
Insomma, una vita super impegnata!
Mi è sempre piaciuto destreggiarmi tra mille attività. Il calcio è una passione, la moda è ciò che inizialmente mi ha permesso di ottenere una mia indipendenza economica, subito dopo la fine del liceo, e lo studio spero mi porti presto fuori dall’Italia. Mi piacerebbe andare a vivere in America, ma nel frattempo sono spesso a Barcellona dove, sfruttando i contatti con un’agenzia, vado spesso per lavoro e per vedere la mia ragazza.
La tua vita evolve repentinamente. Chi sarà Giacomo Gallani tra qualche anno?
Mi piacerebbe diventare il manager di un’azienda sportiva oppure fare consulenza. E, perché no, potreste trovarmi su qualche importante cartellone pubblicitario.