Niccolò Vidiri: “Obsession beat the Talent”
Romano, 17 anni, Niccolò gioca a tennis a livello agonistico e frequenta il liceo Scientifico sportivo. Si destreggia fra il mondo del tennis e quello della moda che da sempre rientra fra le sue passioni.
Concentrazione, determinazione e tanta dedizione. Queste sono le caratteristiche che lo hanno reso un atleta in equilibrio fra sport e vita privata.
Niccolò, parlami di te.
Vivo a Roma, frequento il quarto anno del Liceo Scientifico Sportivo e gioco a tennis a livello agonistico. Ho iniziato a giocare a tennis da bambino e già a otto anni giocavo a livello agonistico. Mi alleno tre ore al giorno per sei giorni a settimana dove alterno fra allenamento in campo e preparazione atletica. Questo sport caratterizza la mia intera vita e richiede tantissimo allenamento e dedizione. È uno stile di vita che ho acquisito e che coltivo con convinzione. Allo stesso tempo mi piace la moda che costituisce il mio secondo interesse e mi piace dedicarmici nel tempo libero. Non mi dispiacerebbe, in futuro, lavorare nel mondo della moda.
Tra il liceo e lo sport devo essere un’equilibrista per riuscire a destreggiarmi tra i mille impegni, considerando che l’anno prossimo dovrò sostenere l’esame di Maturità. Grazie alla mia buona impostazione mentale e alla forza di volontà tutto si rivelerà superabile; è quel che succede quando si fa qualcosa in cui si crede e in cui ci si identifica. Spesso studio anche di notte o la mattina presto, dato che devo allenarmi nel pomeriggio. Ho rinunciato anche a svaghi, inviti di amici, per poter riposare. È un impegno notevole ma sono convinto di ciò che faccio.
Hai mai dovuto sfidare te stesso?
Ogni giorno si vive una sfida; è così nel tennis e nella vita. Durante gli anni ho affrontato sfide sia con me stesso che contro avversari grazie ai quali ho potuto conoscere i miei limiti, la mia forza di volontà e soprattutto le mie capacità.
Un esempio di grande forza in ambito tennistico è sicuramente Flavio Cobolli, tennista professionista a cui mi ispiro fortemente. Ritengo comunque che si debba trarre insegnamento e ispirazione da chiunque e saperne farne tesoro.
Bilancio la mia vita fra sport e studio cercando di mantenere tutto in equilibrio. Questo implica una notevole forza di volontà che viene alimentata dalla passione.
Durante i momenti di difficoltà ho imparato ad esternare i miei sentimenti ed ho avuto modo di ricevere supporto da amici e parenti e di superare ogni situazione. Anche i miei genitori mi hanno aiutato a superare i momenti “no”; in particolare mia madre che, essendo una mental&life coach, mi ha fornito spesso un valido supporto.
Chi vorresti diventare in futuro?
Il futuro è imprevedibile, quindi faccio pianificazioni solo a breve termine.
Il mio sogno nel cassetto è quello di arrivare nei top 100 nel ranking mondiale di tennis. Tra i miei obiettivi c’è poi quello di continuare gli studi, magari anche oltreoceano e di collaborare nell’ambito della moda.
Ritengo che darsi degli obiettivi sulle basi delle proprie passioni e dei propri interessi consenta alle persone di avere una ragione di vita e più in generale qualcosa per cui alzarsi la mattina.
Obsession beat the talent. Questo è il mio motto che mi stimola e che mi ha trasmetto tenacia in tutto ciò che faccio. Ritengo che l’ossessione (positiva) consenta di essere perseveranti verso gli obiettivi che una persona si pone e mediante di essa di riesce a superare sé stessi e il proprio talento.