Leonardo Silvestri: “Oggi trovo la felicità nel mio lavoro”
Occhi blu e sorriso sempre in tasca, Leonardo, della Capitale, la sua città natale, porta dentro (e fuori!) il fascino e la voglia di non fermarsi mai. “L’obiettivo è di non pormi limiti”, ci racconta parlando del suo nuovo lavoro, che dal villaggio di “Temptation Island” lo ha fatto approdare a una casa-vacanze.
Modello per importanti campagne pubblicitarie nonché partecipante a uno dei reality più conosciuti in tv: Leonardo, raccontaci il tuo percorso.
Al di là di quello che si può pensare, sono un ragazzo semplicissimo. Quelle da modello e tentatore all’interno del programma “Temptation Island” sono state solo delle piccole parentesi della mia vita, nate per caso. Oggi faccio tutt’altro: sono proiettato su obiettivi diversi e gestisco una casa vacanze con la mia società.
Come ti sei avvicinato al mondo della moda e dello spettacolo?
Tutto è iniziato quando a diciott’anni, in una nota discoteca romana in cui lavoravo, un agente di Milano che si occupava di fare scouting mi ha notato e mi ha proposto una collaborazione. Mi sono lanciato in quest’avventura e mi sono trasferito. Si trattava di un lavoro che stimolava il mio egocentrismo e la mia vanità: inutile negarlo, è così per ogni modello. Poi però, stando a Milano per sei mesi, ho capito che quella non era la mia strada. Avevo bisogno di un lavoro più stabile e di basi più solide.
Perché, allora, dopo la fine di quell’esperienza, hai scelto di vestire i panni di tentatore su Canale 5 nella passata edizione di “Temptation Island”?
Conoscevo la redazione, avendo in passato partecipato anche ad altri programmi televisivi tra cui “Ciao Darwin”, e quando mi hanno proposto di partire per un mese, per una sorta di vacanza, non ho trovato motivi per rifiutare. È un’esperienza che sia dal punto di vista umano che televisivo mi ha lasciato molto: ho scoperto nuovi lati di me stesso e ho stretto dei bellissimi rapporti di amicizia.
C’è la possibilità di rivederti ancora sul piccolo schermo?
In progetto non c’è nulla. Recentemente ho rifiutato di partecipare al programma “Uomini e donne”, non essendo più libero sentimentalmente, ma se dovessero capitare altre opportunità valuterò sul momento.
In linea con il nome di questo magazine, essendo tu il volto dell’ultima copertina di “Be Different”, in cosa credi di distinguerti dagli altri?
Non mi sento schiavo del giudizio altrui. Non mi interessa sapere cosa le persone pensino di me, perché credo che le certezze vadano cercate dentro noi stessi e non negli occhi di chi ci sta vicino. È una consapevolezza che ho raggiunto una volta tornato dall’esperienza a Milano, quando davanti a tante porte sbattute in faccia ho visto le mie sicurezze vacillare. E lì ho capito che ciò che sei e quanto vali sei solo tu a poterlo dire.
A proposito di questo numero del nostro magazine, perché hai scelto di prestare il tuo volto per trasmettere un messaggio contro la droga?
Mi definisco un salutista e sono sempre stato educato al rispetto verso me stesso. Fin da bambino mi sono dedicato allo sport e al mio benessere. Quindi sul tema della droga sono piuttosto rigido: chi fa uso di stupefacenti o abusa di alcol in maniera smodata lo fa solo per insicurezza, perché nessuno di noi ne ha fisiologicamente bisogno. Mi stupisco che fino ad oggi, prima di voi, nessuno abbia pensato di veicolare questo messaggio utilizzando la bellezza, piuttosto che le solite immagini cruente. Quando le persone guardando contenuti forti si spaventano e fanno finta di non vedere, ma questo non succede se un messaggio viene trasmesso attraverso dei contenuti piacevoli.
Quali sono i dieci minuti della giornata a cui non rinunceresti?
Assolutamente il momento dei pasti. Amo mangiare, soprattutto il pesce!
Sta squillando il telefono, potrebbe essere chiunque. Chi vorresti che ci fosse dall’altra parte?
Mia madre. Lei mi chiama di continuo. Siamo una famiglia molto unita: chiedo e ascolto sempre il loro parere, anche se l’ultima parola spetta a me. In ogni situazione mi hanno lasciato libero di fare tutto ciò che mi rendeva felice.
E adesso cos’è a renderti felice?
Il lavoro mi sta regalando tantissime soddisfazioni. La mia società si sta ingrandendo e oggi gestisco tre case vacanze. L’obiettivo è di non pormi dei limiti, arrivare anche a mille strutture da gestire e di comprare casa a breve.