Erika Aurora “Il mio segreto? Non smettere mai di sognare”
Versatile e poliedrica nonostante la sua giovane età, Erika Aurora è come un vulcano perennemente attivo. Modella, attrice e, nel 2019…
Di Beatrice Gentili
Nata sotto il sole della Sardegna, si è trasferita giovanissima dalla sua città per inseguire la sua passione. Dentro di sé conserva sempre il calore della sua terra insieme all’eleganza del sangue francese, ereditato dalla madre. Testimonial per importanti brand come Just Cavalli, Vodafone, Blumarine, Salvatore Ferragamo, e attrice televisiva e cinematografica – ha recitato in fiction come “Che Dio ci aiuti”, “Il commissario Rex” e “Provaci ancora Prof”, Erika Aurora si è fatta rapidamente strada nel mondo dello spettacolo. La bellissima modella non sta mai ferma e, nel duemiladiciannove, il grande pubblico potrebbe rivederla in un progetto che, però, resta ancora segreto…
Giovanissima ma con un bagaglio di esperienze assolutamente invidiabile: come sei riuscita a ritagliarti così rapidamente il tuo spazio nel campo della moda e dello spettacolo?
Non credo esista un tempo esatto per ritagliarsi il proprio spazio in questo settore: tutto accade in modo naturale, quando si incontrano le giuste occasioni abbinate allo studio, al talento e ad un pizzico di fortuna. Nel mio caso, tutto è avvenuto in breve tempo creando un susseguirsi di esperienze – o come meglio preferisco chiamarle io – di emozioni, che hanno segnato quella che oggi è la mia carriera. Considero il campo della moda e dello spettacolo un mondo “magico”, dove però, al di là di ciò che spesso appare, non ci sono solo luci e lustrini. Dietro c’è tantissimo lavoro e nel caso della recitazione, grande studio e costante perseveranza, due elementi fondamentali non solo per ritagliarsi lo spazio di cui parliamo, ma anche per creare un reale percorso che si trasformi in un cammino nel tempo.
Nel settore ti definiscono uno dei più promettenti talenti emergenti. Tra film, spot e sfilate, è difficile elencare tutto quello che hai fatto. Che effetto fa sapere di avere tutti gli occhi puntati sul proprio percorso professionale?
Ad essere onesta, non ho mai avuto la sensazione di avere gli occhi puntati addosso. Fin dall’ inizio ho intrapreso questa mia passione come un gioco e tuttora è rimasto tale. Chi mi conosce sa che sono una ragazza con i piedi per terra. Con leggerezza e semplicità, cercando di evitare di intestardirmi sulle cose che non andavano, ho imparato ad intraprendere con più consapevolezza questi miei cammini divisi tra la moda e la recitazione, e oggi posso dire che mi ha portato fortuna. Per questo continuerò così, impegnandomi e dimostrandomi sempre pronta ad imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, senza lasciare che tutto questo diventi più un dovere per ricercare il consenso degli altri che un piacere per me stessa.
Qual è stata l’esperienza più incisiva tra quelle che hai sperimentato?
Ho collezionato diverse esperienze lavorative e ciascuna mi ha permesso di essere sempre più cosciente del percorso che si stava andando costruendo. Non riesco a trovarne una più incisiva delle altre: ognuna mi ha lasciato, ma soprattutto insegnato, qualcosa. Il lavoro dietro la macchina da presa è quello che mi stimola di più, è innegabile. Partendo dai miei primi passi fino ad oggi ho acquisito più sicurezza in me stessa e, per una persona timida come me, a cui serve del tempo, questa è stata la soddisfazione più grande. Più di qualsiasi nome che possa apparire su un curriculum. E a mio parere è ciò che conta anche in tanti altri mestieri.
Sui social hai un seguito importante di follower… Quanto conta in questo lavoro sapersi “vendere” anche attraverso il web?
I social network sono indubbiamente importanti e sono diventati una piattaforma immensa ed inarrestabile. Nonostante ciò, sul mio profilo Instagram preferisco pubblicare solo contenuti riguardanti il lavoro: la vita privata la tengo lontana da quella “digitale”, proteggendola e tutelandola. A breve, proprio riguardo ai social, inizierò a lavorare su un progetto che mira a proporre dei contenuti più stimolanti e visivamente diversi dalle solite foto.
Molti hanno avuto modo di conoscerti come sexy tifosa speciale del Cagliari: a cosa è dovuta questa grande passione per il calcio?
Il calcio è uno sport emozionante ed imprevedibile che ha fatto sempre parte della mia vita, essendo cresciuta con il classico appuntamento con le partite in tv, la domenica. Mio padre, infatti, è sempre stato un grandissimo appassionato del pallone. Essendo nata in Sardegna poi, una terra stupenda che ho avuto la fortuna di vivere non solo nelle popolarissime estati, vedere la mia squadra giocare e vincere non solo mi lega ancor di più mie origini, ma rappresenta un modo per sentirmi un po’ di più a casa tutte le volte che scende in campo.
Hai mai avuto paura che la tua bellezza potesse oscurare tutto il resto?
No, non ho mai avuto paura che il mio aspetto estetico potesse oscurare le mie capacità. Ammetto che solitamente si tende a considerare solo il bel viso, senza andare oltre e capire quali altre capacità possano esserci dietro. Si da per scontato che il binomio bellezza e capacità sia qualcosa di impossibile. Bisogna armarsi di pazienza e tenacia fino a quando si riesce a dimostrare quello che si ha nella testa e nel cuore.
Ti è mai capitato di sentirti giudicata solo per il tuo aspetto?
Sì… Giudicare un libro dalla copertina? Nulla di nuovo: i pregiudizi fanno purtroppo parte della nostra società. Ad esempio, banalmente, si ritiene che chi fa questo mestiere debba essere necessariamente estroverso ed egocentrico: nel mio caso, nella vita di tutti i giorni, sono l’esatto contrario, timida e molto riservata. Questo è solo un piccolo esempio, senza parlare del mondo interiore che ognuno di noi ha, unico ed irripetibile, che convenzionalmente viene tralasciato, oscurato da credenze completamente errate.
Oggi quali sono i tuoi nuovi progetti lavorativi?
Sono felice di poter dire che per me il 2018 è stato uno degli anni più belli ed intensi di tutto il mio percorso. Ho viaggiato moltissimo: sono stata in America, tra New York, San Francisco e Miami, un’esperienza che mi ha insegnato tantissimo e mi ha fatto conoscere nuove persone. Ora, oltre a continuare a studiare, mi sto concentrando su diversi progetti contrastanti tra loro ed impegnativi allo stesso tempo. Al momento non posso ancora rivelare nulla, ma avranno modo di realizzarsi proprio per il nuovo anno che sta per arrivare (sorride, NdR).
Lasciamoci con un augurio che ti piacerebbe rivolgere a te stessa…
Appartengo a quella categoria di persone nate con un’anima romantica e sognatrice: per me sognare è vivere. Ecco, il mio auguro è che quei sogni che tutti abbiamo dentro noi stessi siano il motivo e la spinta più importante a lottare e andare avanti in questo stupendo cammino chiamato vita.