“Siamo i Millennials e non abbiamo paura di sbagliare”
Studentessa, modella, sportiva e viaggiatrice nel tempo libero, Alessia Sebastianelli, 18 anni, fa parte della Generazione Y, quella del nuovo millennio, iperconnessa e con centinaia di opportunità in più rispetto al passato. Chi la definisce “generazione persa”, però, probabilmente non ha ancora conosciuto la giovane romana con i suoi sogni e le sue ambizioni professionali. Determinata a raggiungere i suoi obiettivi, non ha paura di cadere e di cambiare le regole del gioco. Conosciamola meglio…
Di Beatrice Gentili
Studentessa liceale, modella per passione e per lavoro… Non sarà semplice alla tua età destreggiarti tra questi impegni?
Possiamo dire che la moda sia ancora un hobby più che un vero e proprio lavoro. Mi definisco una liceale a tempo pieno, con l’ambizione di poter intraprendere un percorso universitario che mi consenta di diventare manager.
Management e moda: due mondi apparentemente opposti…
In me convivono un lato creativo e un altro più razionale e questi due settori potrei definirli due diverse espressioni della mia personalità.
Come è nata la tua passione?
Mi è sempre riuscito molto facile posare davanti la macchina fotografica. Potrei stare anche un’intera giornata a scattare o a sfilare senza avvertire la stanchezza. Due anni fa, spinta dagli amici e anche dai miei genitori, ho trovato il coraggio di provare a mettermi alla prova in qualcosa di diverso, ma che mi era sempre piaciuto. Mi sono affidata ad un’agenzia che mi ha instradato verso questo settore e, piano piano, ho avuto modo di fare sempre più esperienze lavorative, collaborando con diversi brand.
Quali aggettivi useresti per descriverti?
Determinata, audace e simpatica. So quello che voglio e cerco in tutti i modi di perseguirlo; le difficoltà non mi intimidiscono, anzi, tutt’altro. Non ho mai avuto paura di sbagliare o di prendermi delle responsabilità. La simpatia, invece, è una caratteristica che mi riconoscono gli altri, perciò mi fa piacere credere sia davvero così (ride, NdR).
In te prevale più il genio o la follia?
In realtà mi definisco una persona molto razionale. Diciamo che agisco molto poco d’istinto, preferisco usare sempre la testa. Le uniche occasioni in cui non resto con i piedi per terra sono quando fantastico sui viaggi che mi piacerebbe fare. Girare il mondo è una delle mie più grandi passioni e grazie alla mia famiglia ho avuto modo di visitare quasi tutti i continenti almeno una volta.
Qual è il tuo sogno più grande per il futuro?
Per il futuro a breve termine mi auguro di poter continuare gli studi e di intraprendere una carriera brillante; per quello a lungo termine il mio più grande desiderio è di potermi realizzare professionalmente e diventare una donna indipendente.
Credi che oggi, sul piano lavorativo, sia ancora difficile affermarsi se si è una donna?
Penso che certi pregiudizi siano ancora molto radicati e per una donna sia più difficile integrarsi. Ciò non significa, tuttavia, che sia impossibile. Se si dimostra il proprio valore, sono convinta che le proprie capacità vengano premiate nel modo giusto. Siamo nel ventunesimo secolo e dobbiamo essere parte integrante della rivoluzione.