COPERTINA LEI – Febbraio 2016

Intervista ad Eleonora Bruno

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Capelli biondi, occhi azzurri e un sorriso contagioso. Eleonora si definisce una ragazza come tante altre, eppure, dalle sue parole, traspaiono una consapevolezza e una maturità che non sempre si accompagnano a un’età giovane come la sua. Se diventerà un medico o un’attrice non lo sappiamo, ma che si tratti di pazienti o spettatori quel che è certo è che sarà difficile scordarsi di lei.

Sei a una sfilata di moda, devi fare colpo sullo stilista e hai sessanta secondi di tempo per presentarti. Cosa diresti di te?

Sono una ragazza come tante altre e da circa un anno, grazie a un’agenzia, sono entrata nel mondo della moda e ho fatto le prime esperienze sulla passerella. Inizialmente ero un po’ spaesata ma quando mi sono resa conto che si trattava di un ambiente serio e allo stesso tempo accogliente le paure sono svanite. Amo scoprire nuovi mondi e allo studio scolastico – frequento il quarto liceo scientifico – ho affiancato lo studio della recitazione, una passione che ho sempre lasciato da parte ma a cui quest’anno ho voluto dare spazio.

Tra la moda e la recitazione cosa prediligi?

In realtà in futuro mi piacerebbe trovare una strada che mi possa consentire di conciliare ambedue le cose. Inoltre l’una è stata, almeno nel mio caso, funzionale all’altra. Entrambe hanno contribuito a sollevare da me il velo della timidezza e mi hanno aiutato a essere più disinvolta.

Dove ti immagini tra dieci anni?

Se riuscissi a fare delle mie passioni il mio lavoro, mi vedrei nel mondo del cinema. Altrimenti mi piacerebbe dedicarmi allo studio e diventare un bravo medico, ma sul mio percorso universitario ho ancora qualche dubbio.

Se fossi un attrice saresti…

Helena Bonham Carter. Mi affascinano i ruoli da cattiva e ammiro il suo modo di interpretare la pazzia dei personaggi.

Se fossi una città…

Roma! Sono innamorata della Città Eterna. Nonostante adesso stia vivendo un periodo di crisi, e tante altre capitali siano belle e moderne, Roma è storia.

Se fossi un cibo…

I cannelloni: all’apparenza sembrano in un modo ma dentro sono tutti da scoprire.

Perché non sei una fumatrice?

Ho avuto tante volte la possibilità di fumare, avendo molti amici che lo fanno, ma non sono una persona che si lascia trascinare facilmente. So che le sigarette fanno male e che non portano a niente, perciò non ne sono mai stata attratta. Inoltre ho avuto esperienze in famiglia che mi hanno portato a scegliere di evitarle.

Dicono di te…

Che sono una buona confidente e che quando c’è un problema sono sempre disponibile. Dicono anche che sono un po’ acida ed effettivamente, quando mi gira storto, ammetto di essere intrattabile. Alcuni, tra cui i miei genitori, mi definiscono testarda, solare e una persona che tende a non rimanere in disparte.

C’è una frase di una canzone in cui ti rispecchi?

“La vita è tutto un equilibrio sopra la follia”, come suggerisce Vasco Rossi. Rappresenta il mio modo di vedere le cose: nella vita ci deve essere un equilibrio tra la calma e la pazzia, il giusto compromesso tra ogni aspetto estremo. Avere una sana follia è il modo migliore per affrontare il mondo.

Il tuo telefono sta squillando, chi vorresti ci fosse dall’altra parte?

Johnny Depp? Scherzi a parte, mi piacerebbe ci fosse qualcuno che non sento da tanto tempo. Mi piacciono le sorprese anche se spesso mi mettono in imbarazzo.

Puoi cambiare tre cose nel mondo, cosa modificheresti?

Ne servirebbero molti di più, di cambiamenti! Focalizzandomi sull’Italia, soprattutto su Roma, cercherei di sfruttare al massimo le opere d’arte e la storia che la città racchiude. Sono un patrimonio dell’umanità e come tali meritano di essere valorizzate. Abolirei le guerre, perché con la violenza non si risolve nulla né a livello globale né individuale: si possono uccidere le persone ma non si uccidono gli ideali; parlare, invece, servirebbe a far riflettere. E, infine, eliminerei tutto ciò che comporta la sofferenza, la fame e l’ignoranza, non solo culturale

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