GINEVRA SCARANO: “IL SORRISO E LA GENTILEZZA SONO LE ARMI GIUSTE CONTRO IL BULLISMO”
Ginevra, studentessa liceale diciannovenne romana, collabora con il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop da un anno. Grazie a questa collaborazione, ha acquisito fiducia in sé stessa e può supportare altri ragazzi alle prese con la piaga sociale del bullismo. Scopriamo di più sulla sua storia.
Ginevra, perché hai scelto di collaborare con il Centro Nazionale Contro il Bullismo?
Cercavo un progetto che mi facesse riacquisire fiducia in me stessa e che mi desse anche l’opportunità di impegnarmi in prima persona, a beneficio delle vittime di bullismo. Questo centro racchiude tutto e mi sta veramente aiutando in tal senso. Sono cresciuta come persona per tanti aspetti: ho iniziato a credere di più in me, ad impegnarmi su ciò che faccio, ma soprattutto ho imparato l’importanza nel cadere o fallire per sapere come rialzarsi ed essere migliore di prima.
Quindi come si manifestano questi benefici, nella tua quotidianità?
Ho iniziato a parlare della mia esperienza con il bullismo in pubblico, senza avere più timore del confronto. Ho capito che non bisogna sottovalutarsi, non dovremmo mai criticare sempre i nostri punti deboli, dovremmo soffermarci più spesso sui nostri punti di forza perché ognuno ne possiede più di uno, vale sempre la pena credere nelle nostre qualità e quotidianamente anche imparare a farne buon uso, passo dopo passo. Nel mio piccolo, ho affrontato una situazione davvero sgradevole che nonostante tutto mi ha fortificato più di quanto pensassi. Ho trovato nei sorrisi e nelle risate un punto di forza molto più potente delle lacrime.
In che modo pensi di aiutare una vittima di bullismo?
Per quanto il dolore ed i traumi abbiano influenzato per un certo periodo le mie giornate e la mia vita, il sorriso e la risata sono diventati oggi l’armatura più preziosa che io conosca: il mio punto di forza. Questo racconto a chi mi ascolta! Non si dovrebbero mai negare un sorriso o una risata ad una giornata, perché sarebbe maledettamente sprecata. La vita è troppo breve per non sorridere e se mancano i motivi per farlo, diventa tu stesso la ragione per cui sorridere. Bisogna trovare una grande forza per reagire e dare una svolta positiva alle giornate. Poi parlare degli episodi di bullismo a chiunque ci stia vicino è fondamentale, soprattutto in casi gravi. Gli adulti posseggono i mezzi giusti per proteggere la vittima ed aiutare il bullo a capire quanto gli atti che compie possano far soffrire la persona che li patisce. Ho capito a mie spese che tacere non risolve nulla e si rischia di restare schiacciati dalle umiliazioni e dai tormenti interiori che si creano. REAGIRE e non smettere di CREDERE in sé stessi vuol dire fare un regalo inestimabile alla propria persona! Credo che si debba cambiare questa mentalità a livello societario: bullo e vittima sono sullo stesso piano, il bullo è il primo a dover affrontare i propri dolori ma lo fa in modo sbagliato, non maturo e irrispettoso e secondo me, accade perché questa non è una società che insegna esplicitamente ad essere gentile col prossimo. I bambini sono i primi ad imparare il rispetto verso gli adulti, ma non si evidenzia che bisogna essere gentili allo stesso modo con i propri coetanei.