BULLI STOP: “Allegra Pardi”

“OGNI AZIONE HA UNA CONSEGUENZA”

 

di Maria Cristina Del Cuore

 

Diplomata durante il primo lockdown, ha sperimentato una maturità assolutamente fuori dal comune. Attualmente iscritta al secondo anno all’Università Europea di Roma: ancora una volta affrontando lezioni ed esami on line. Testimone di un grande cambiamento, è consapevole come il cambiamento sia parte della crescita di un individuo.

 

Allegra, che tipo di studentessa sei stata al liceo?

Molto tranquilla. Ho da sempre instaurato un ottimo rapporto con i miei professori, creando una relazione di fiducia reciproca. Ho scelto di essere onesta con i miei prof.: se non ero preparata, preferivo andare comunque a scuola e, se interrogata, dire loro della mia impreparazione. La sincerità mi ha sempre ripagata. Sin da bambina ho letto moltissimo; devo il mio amore per la lettura ai miei genitori e quello per la letteratura alle mie insegnanti di italiano e di greco; sono state e sono per me molto importanti. Lo scorso anno sono tornata al liceo che ho frequentato per andarle a trovare, e appena le ho riviste mi è venuto spontaneo abbracciarle. Ho provato una grande emozione.

Cosa pensi della didattica a distanza che ha caratterizzato gli ultimi due anni della vita scolastica e universitaria degli studenti?

Ho conosciuto i miei compagni universitari in DAD, perché il passaggio dalla maturità all’Università l’ho vissuto durante il secondo lockdown. Questo secondo anno, invece, l’ho potuto iniziare in presenza, fortunatamente. Vedere i miei compagni di persona per la prima volta mi ha fatto provare una sensazione di rinascita. La sinergia che si crea in presenza non può ricrearsi in video. Sono comunque grata di aver fatto i primi quattro anni e mezzo di liceo in presenza: allora non mi rendevo conto della grande fortuna avuta. Persino con la professoressa Pini abbiamo lavorato in DAD.

Hai nominato la professoressa Giovanna Pini, Presidente del Centro Nazionale contro il Bullismo. Come hai deciso di diventare testimonial di Bulli Stop?

Ho conosciuto la professoressa Pini al liceo, le devo molto perché mi ha aiutato a superare le mie ansie; sia alle medie che al liceo ho subito episodi di bullismo. Alle medie e durante i primi anni di liceo non conoscevo ancora Giovanna, (la professoressa Pini, ndr); poi, proprio per gli episodi di bullismo subiti, ho deciso di cambiare scuola e così ho avuto la grande fortuna di poterla incontrare. Poiché ho sempre sviluppato una grande sensibilità verso il prossimo ho deciso di diventare testimonial di Bulli Stop. Durante il corso degli anni ho partecipato a numerosi dibattiti insieme alla professoressa Pini per portare la mia esperienza ed essere di aiuto ad altri ragazzi che hanno subito episodi di bullismo come me. Una volta sono andata a un dibattito persino con la gamba rotta, tanto tenevo a ciò che facevo. È capitato spesso che durante i dibattiti nelle scuole alcuni bambini mi volessero raccontare la loro esperienza.

Hai qualche ricordo particolare di uno degli spettacoli organizzati dal tuo liceo a fine anno per Bulli Stop?

Grazie a Bulli Stop il mio liceo ha sempre organizzato uno spettacolo di fine anno a cui partecipavano gli studenti. Un anno abbiamo messo in scena la storia di “Heidi” e io interpretavo Clara, una ragazza disabile, costretta sulla sedia a rotelle. Sono stata presa in giro anche per questo, per aver interpretato Clara. Per me, invece, è stato un onore. Per molti anni ho fatto volontariato in un’associazione per disabili, ed è stata un’esperienza incredibile. Ho ricevuto più di quanto ho dato. Credo che ognuno di noi attraverso piccoli gesti possa fare tanto.

Dalle tue parole emerge una grande sensibilità e saggezza. Pensi che oggi essere sensibile sia un segno di debolezza? 

Amo esprimere questo concetto con una metafora: un fiore delicato e bello, se estirpato, ricresce dal terreno più forte di prima. Viviamo in una società cosiddetta “liquida”, veloce e basata sull’apparenza, dove manca spesso la connessione con l’altro e l’ascolto dell’altro. Io, grazie all’amore, ho scoperto una parte molto importante di me e ho imparato a vivere essendo me stessa, senza paura di essere giudicata.

Queste mi sembrano le caratteristiche di una persona forte, matura e consapevole.

Sin dall’età di otto anni gioco a scacchi, anche quello è stato un grande insegnamento: impari che ogni tua azione ha una conseguenza e, quindi, a prevedere la mossa dell’altro.

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