La musica mi ha salvato
Matteo Costanzo è noto al grande pubblico per aver vinto la XII edizione di “X Factor”, ma in realtà lavora come cantautore e musicista da molto tempo. La nostra intervista telefonica si svolge mentre Matteo si fa il suo solito giro in bici lungo l’Aniene.
Intervista a Matteo Costanzo
Di Maria Cristina Del Cuore
Matteo vai a lavorare in bici?
No: sono molto fortunato, il mio studio di registrazione si trova vicino a casa. Vado in bici per scaricarmi un po’ e riprendere contatto con la natura. Non ci crederai, ma a volte incontro anche le pecore e per noi cittadini, costantemente immersi nel traffico, è una bella sensazione.
Veniamo a noi: cos’è per te il bullismo?
Domanda a cui è difficile dare una risposta. In qualche modo è qualcosa che è dentro ognuno di noi; quante volte, anche solo involontariamente, abbiamo ferito, prevaricato qualcuno senza nemmeno accorgercene? Quindi ognuno di noi in fondo è un po’ bullo; soprattutto in età adolescenziale è una forma di comunicazione. In quella fase della vita, poiché devi affermare te stesso, può capitare di essere contemporaneamente vittima e carnefice. Spesso si diventa bulli perché si percepisce dentro di sé qualche carenza.
L’importante è che tutto questo non sfoci in violenza, che non è più un qualcosa di sano, e questo non deve accadere.
Sei mai stato bullizzato?
Sì, alle medie; venivo giudicato per come mi vestivo, spesso mi aspettavano fuori da scuola per picchiarmi. La musica mi ha salvato: un giorno mi sono presentato a scuola vestito Hip Hop, è stato un atto estremo, ma da quel momento hanno iniziato a rispettarmi perché mi associavano alla musica e di fatto io ero e sono un musicista. Sono diventato una “star” soprattutto per le ragazze che hanno iniziato a considerarmi e a corteggiarmi.
A proposito di “star”, pensi che il bullo nell’immaginario collettivo dei giovani sia declinato come una figura positiva? Un “figo” insomma?
Ma che vuol dire essere “figo”? Io credo che ognuno di noi debba capire in cosa può eccellere. A partire da quel momento segni la tua strada e diventi sicuro di te stesso. Io ho risolto il problema studiando chitarra. Questo non vuol dire che tutti debbano diventare degli artisti. Certamente l’arte ha una grande visibilità, ma ognuno può eccellere in qualsiasi cosa.
Come hai conosciuto il Centro Nazionale contro il bullismo?
Grazie a Leo Gassmann (Leo Gassman, musicista, appoggia l’iniziativa Bulli Stop, Ndr). Leo appoggia questa iniziativa sin dai tempi del liceo e tempo fa mi ha chiesto di cantare una canzone durante uno spettacolo che si svolgeva nella sua scuola, proprio per appoggiare l’iniziativa Bulli Stop. Anche quest’anno avevo iniziato ad insegnare canto nella sua ex scuola, proprio in previsione dello spettacolo finale che ogni anno viene organizzato per questa iniziativa, ma poi c’è stato il lockdown… ma questa è un’altra storia.