Francesco Povia: “Sii la persona che vorresti che tua figlia frequentasse”
Di Anna Pennella
Francesco raccontami che fai e da dove vieni
Sono nato a Bisceglie, vicino a Bari, ho 21 anni e sono un attore e un modello. Mi sono trasferito a Roma tre anni fa perché volevo entrare Silvio D’amico (Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, NdR). Ho passato le prime due prove ma alla terza mi stroncarono. Avevo un piano B, Giurisprudenza. Ora sono al terzo anno e sono in corso, anche se continuo a pensare ad un rientro all’Accademia.
Come hai conosciuto Alpa Model?
Me ne parlarono alcuni amici. Mi presentai all’Agenzia, feci un colloquio al quale seguirono vari corsi e in seguito mi presero. Adesso tramite l’Alpa lavoro in una trasmissione tv in onda su Rai 1 che si chiama Io e Te. Con l’Agenzia mi trovo benissimo, sono professionali e c’è un rapporto reciproco: loro rappresentano me e io, a modo mio, rappresento loro.
Come è nata la tua passione?
Dalla mia famiglia che mi ha trasmesso la passione per i balli caraibici. Attraverso il ballo ho capito che stare al centro dell’attenzione mi metteva a mio agio. Da bambino volevo fare l’attore, poi sono entrato in una compagnia teatrale dove ho recitato in tanti musical, tra i quali Pretty Woman.
A chi ti ispiri?
Mi ispiro a tutti quelli che ad oggi hanno fatto la storia della recitazione e della musica. Ti parlo di Lino Banfi o di Albano per citare due artisti che vengono dalla mia zona. Loro si sono trasferiti da una piccola realtà per cercare la loro fortuna partendo, con una valigia piena di coraggio, nelle grandi città in cerca di qualcuno che li notasse.
Lavorando nel mondo della moda, sarai attento all’outfit. Cosa ti metteresti per colpire una ragazza che ti piace?
Ho una grande attenzione per la moda e l’outfit. Adoro gli orologi e le collane. Se dovessi uscire con una ragazza che mi piace metterei senza dubbio un mezzo tacco, dei pantaloni eleganti e una camicia.
Sei fidanzato?
No, ho degli standard altissimi per questo non ho mai avuto una relazione seria. A volte dico scherzando che ancora la devono inventare.
Un consiglio che daresti a qualcuno che voglia intraprendere il tuo stesso percorso?
Lasciare il segno, sempre. Qualsiasi cosa tu faccia, che tu stia momentaneamente lavorando come cameriere o animatore per bambini, sforzati di parlare sempre con tante persone e di lasciare loro un segno.
Hai un motto?
Eccolo: “Sii la persona che vorresti che tua figlia frequentasse”