ALESSANDRO FILIPPO

CREDERE IN SE STESSI ED AMARSI SONO LE CHIAVI VINCENTI PER IL SUCCESSO

Diciannovenne, romano, Alessandro ha le idee chiare sul proprio futuro. Ex atleta agonista, ha grande forza e determinazione che lo spingono a porsi sempre nuovi obiettivi. Ha superato con coraggio e lucidità uno stop nel percorso di studi, dal quale ne è uscito con rinnovate tenacia e maturità. Il suo futuro? Tra cinema, letteratura e moda. ci racconta tutti i dettagli, in questa intervista a cuore aperto e ali spiegate.

di ALESSANDRA GIANCOLA

 

Mi chiamo Alessandro, ho 19 anni e sono una persona audace ed ambiziosa che ama conoscere ed esplorare sempre cose nuove. Studio in un liceo scientifico di Roma centro, da sempre sono appassionato di arte, storia, filosofia e della cultura in generale. Sono sempre stato un grande sportivo, passo la gran parte del mio tempo in palestra e leggendo, specialmente libri storici e psicologici; inoltre, più di ogni altra cosa amo viaggiare. Tutte queste passioni mi hanno permesso di scoprirmi e conoscermi al meglio, rendendomi sempre curioso e creativo. Mi posso definire maturo, disciplinato, carismatico e dedito ad ogni attività, con massimo sforzo e ottimi risultati. Mi piace tenermi sempre impegnato.

 

Quali le esperienze più importanti ad oggi, sia lavorative che personali?

Una delle esperienze più significative è sicuramente lo sport: uno strumento per raggiungere crescita e abilità personali, un mezzo efficace che educa al rispetto delle regole, al rispetto per il prossimo, che influisce nello sviluppo del carattere e della personalità e infine, favorisce la socializzazione e la socialità. Lo dico perché ho praticato undici anni di nuoto, tra cui molti anni di agonismo. Questa esperienza mi ha fatto crescere, anche dal punto di vista mentale. Ogni atleta ha infatti la propria testa e in gara deve essere sfruttata in maniera efficace, per esempio, sbloccare situazioni negative, dove ansie e paure non consentono di esprimersi al meglio. Il nuoto ti insegna che devi essere costante e che non è una strada in discesa, anzi, occorre allenarsi duramente per superare i propri tempi. È una disciplina in cui non si può vincere da subito e la stessa filosofia la ritrovo in palestra, dove ogni giorno mi sfido costantemente per superare i miei limiti personali. A livello lavorativo, nonostante la giovane età, ho intrapreso la carriera da modello, abbracciando ogni progetto con grande impegno.

 

 

Hai incontrato delle difficoltà e, se sì, come ne sei uscito?

Uno degli ostacoli più grandi che ho incontrato e affrontato, è stata sicuramente la bocciatura durante il percorso scolastico che però mi ha permesso di crescere. Infatti, mentre nell’immaginario collettivo la bocciatura è vista come un fallimento, in realtà può essere interpretata come una grande lezione di vita. Per me, la bocciatura è stata una liberazione da tutte quelle ingiustizie, dai pregiudizi e dei preconcetti che molto spesso travolgono noi studenti. La scuola è una maestra di vita: in alcune vicende ci troviamo a sottostare a persone non esattamente imparziali e quindi ho imparato a concentrarmi più su me stesso, a dare sempre il massimo in qualsiasi ambito e affrontare gli eventi con curiosità e razionalità. Il mio “faro” è una delle riflessioni di Marco Aurelio che dice: ti ammazzano, ti fanno a pezzi, ti maledicono. A che serve, se la tua mente resta pura, limpida, sobria, giusta? Questo è ciò che ho fatto per affrontare la mia proficua bocciatura.

 

 

Sogni ed aspirazioni da realizzare?

A livello lavorativo, uno dei miei sogni più grandi è quello di entrare nel mondo del cinema e della recitazione perché mi piacerebbe poter vivere emozioni attraverso i personaggi. In parallelo, un altro ambito che mi sta molto a cuore è quello della moda. Ho sempre avuto una passione per l’estetica, il design, l’innovazione e spero di poter crescere in questo campo, magari come stilista o in qualche ruolo che mi permetta di esprimere la mia creatività. Un’altra delle mie grandi ambizioni è scrivere un libro; la scrittura per me è una forma potente di comunicazione, che possa durare nel tempo e che parli a chiunque abbia voglia di leggere. Aspiro a raggiungere quella che Aristotele definiva “eudemonia”; quella felicità piena e duratura che deriva dall’armonia interiore e dalla realizzazione di sé.

 

 

Un suggerimento per vivere con coraggio e consapevolezza?

Un consiglio che vorrei dare è quello di mettere al centro della vita se stessi, eliminando tutto ciò che è disfunzionale o che ci trascina verso pensieri intrusivi o paranoie.

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