EUR

UNA NUOVA ONDATA DI EUPHORIA

In ogni città dal respiro internazionale, esiste un quartiere che si distingue per la sua vibrante scena culturale e artistica. Parigi ha montmartre e pigalle, Londra vanta i fermenti di shoreditch, New York propone l’eclettismo di Brooklyn, Berlino la creatività di Kreuzberg. E Roma, culla di inestimabili bellezze storiche e monumentali, non fa eccezione.

di ROBERTO FANTAUZZI

 

Certo, in una città come la Capitale, costellata di tesori archeologici e opere d’arte immortali, potrebbe sembrare difficile individuare un polo dedicato all’innovazione culturale. Eppure, sempre più chiaramente, l’Eur si sta affermando come quel distretto in cui la tradizione millenaria di Roma si fonde con una spinta verso il futuro, dando luogo a una straordinaria ondata di creatività e novità. Ne parliamo con l’amministratore delegato di Eur Spa, l’ing. Claudio Carsera.’
Oggi, i viali ampi e le piazze dall’estetica rigorosa si prestano a diventare il palcoscenico perfetto per ospitare eventi di grande portata e installazioni artistiche all’avanguardia, capaci di richiamare visitatori da tutto il mondo. Non è un caso, infatti, che proprio l’Eur sia stato scelto come sede di alcuni dei più importanti appuntamenti dell’entertainment nazionale e internazionale.
In questo scenario in piena evoluzione, si colloca la rinnovata vocazione dell’Eur a proporsi come crocevia di arte contemporanea, performance live e mostre immersive.
L’obiettivo dichiarato per i prossimi anni è consolidare questa identità, portando nell’area le grandi esposizioni e le manifestazioni culturali di risonanza globale. La vicinanza con il centro storico di Roma, l’efficienza dei collegamenti e la presenza di strutture d’avanguardia, come la Nuvola progettata da Massimiliano e Doriana Fuksas, rendono l’Eur la destinazione ideale per ospitare format innovativi che vogliano parlare un linguaggio universale, unendo radici locali e visioni internazionali.
La Nuvola, in particolare, è diventata il simbolo di questa nuova stagione culturale. Imponente e avveniristica, con la sua forma sinuosa e le superfici trasparenti, ha cambiato la percezione del quartiere, fornendo uno spazio polifunzionale in cui possono convivere congressi, eventi di moda, spettacoli e persino mostre d’arte. Ed è proprio all’interno di questa location iconica che ha preso vita il Balloon Museum con la sua ultima mostra Euphoria, una vera e propria esplosione di forme gonfiabili, sculture luminose e installazioni interattive, realizzate da venti tra i più talentuosi artisti contemporanei a livello mondiale. Il Balloon Museum, come molti già sanno, non è solo un’esposizione di palloncini in senso tradizionale, ma un progetto itinerante capace di reinterpretare il concetto di “spazio espositivo”. Le opere spesso superano i confini canonici della museografia, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio polisensoriale.
“Euphoria” rappresenta anche uno stato d’animo collettivo: la sensazione che nell’Eur si respiri un’energia nuova, un entusiasmo che travalica la semplice fruizione artistica. Passeggiando tra le installazioni, ci si immerge in un ambiente sospeso tra sogno e realtà, un mondo colorato che invita a riscoprire la meraviglia con lo sguardo curioso dei bambini.
Questa dimensione ludica, però, non è fine a se stessa: serve piuttosto ad avvicinare un pubblico più vasto e meno “istituzionale” all’arte contemporanea, innescando dialoghi e riflessioni sui linguaggi espressivi del nostro tempo. Allo stesso modo, la presenza del Balloon Museum e di altri grandi eventi consolida l’Eur come un quartiere ad altissima vocazione turistica e culturale, con ricadute significative sull’economia locale. Bar, ristoranti, alberghi, attività commerciali e imprese creative beneficiano dell’afflusso di visitatori, trasformando l’area in un volano di sviluppo e innovazione. Non stupisce, dunque, che una società come EUR Spa, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e partecipata da Roma Capitale, abbia tra le sue mission principali quella di valorizzare il territorio e aumentarne l’attrattività su scala internazionale. L’amministratore delegato, Claudio Carsera’, sa bene quanto sia cruciale mantenere alta l’asticella della qualità nelle proposte culturali e di intrattenimento per rafforzare la reputazione del quartiere.

Nell’intervista che seguirà, l’ing. Carsera’ condividerà la visione strategica per il futuro dell’Eur, illustrando come si intende consolidare questa narrazione di quartiere votato all’arte, alla cultura e ai grandi appuntamenti globali. Si parlerà delle sfide, ma anche delle opportunità che la modernità e le esigenze contemporanee pongono di fronte a un contesto urbano unico come l’Eur. Del resto, mantenere vivo il tessuto di un quartiere significa saper coniugare iniziative a breve termine con una progettualità di ampio respiro, affinché l’Eur continui a evolversi senza perdere la propria identità storica e architettonica.
C’è da chiedersi, dunque, se stiamo assistendo a una vera e propria metamorfosi urbanistica e culturale che, negli anni a venire, potrebbe cambiare l’immaginario collettivo su Roma. L’Eur non si limita più a essere quell’ampio quartiere razionalista con edifici affascinanti ma talvolta considerati “freddi”, anzi. Ora appare come un distretto effervescente, un contenitore di eventi e sperimentazioni, dove ogni cosa sembra possibile. E questa “nuova ondata di Euphoria” è il segno tangibile che la Capitale è pronta a parlare anche la lingua della contemporaneità, senza dimenticare le sue radici secolari.
In conclusione, mentre l’arte e la cultura continuano a evolversi, portando nuove forme espressive e modalità di fruizione sempre più immersive, l’Eur si propone come l’epicentro di una rivoluzione silenziosa ma potente. Lontano dai circuiti turistici tradizionali, qui si sperimentano format capaci di catalizzare l’attenzione di un pubblico cosmopolita. Dalle fiabe interattive alle installazioni gonfiabili, dalle sfilate di moda ai congressi internazionali, questo quartiere si dimostra estremamente duttile nell’interpretare le esigenze di un mondo sempre più globale. E così, tra un passato illustre e un futuro ancora da scrivere, l’Eur si candida a essere la vera sorpresa di Roma: un paesaggio urbano in continuo movimento, che offre infinite possibilità di riscoprire l’arte e la cultura in modi nuovi, sorprendenti e, perché no, euforici. Benvenuti, dunque, in questo presente di pura Euphoria, dove l’Eur di Roma diventa la cornice perfetta per mostre spettacolari, festival indimenticabili e iniziative visionarie. Che si tratti di un viaggio nell’immaginario di fiabe senza tempo o di un tuffo tra sculture gonfiabili di dimensioni colossali, ciò che conta è la sensazione di trovarsi in un luogo dinamico e aperto al mondo. Un luogo in cui ogni passo ci ricorda che la bellezza e l’innovazione possono (e devono) coesistere, scrivendo insieme un nuovo capitolo della storia culturale di Roma.

 

Ingegner Carserà perché l’EUR può essere considerato il nuovo epicentro per grandi eventi e manifestazioni?

L’Hub congressuale e per eventi dell’Eur è stato uno dei protagonisti indiscussi dei Bea – Best Event Awards Italia 2024, ovvero gli oscar che hanno premiato i migliori eventi italiani organizzati nell’ultimo anno nelle diverse categorie, riscuotendo un notevole successo. Questo a testimonianza di un anno in cui le tre location principali, il Roma Convention Center La Nuvola, il Palaeur – tornato nella nostra diretta gestione – e il Palazzo dei Congressi, hanno avuto performance di tutto riguardo sia in termini di fatturato, che in termini di qualità e numero di eventi ospitati. In particolare il Palaeur, principale arena indoor della città per concerti ed eventi sportivi con una capienza fino a 10.000 persone, ha accolto nel 2024 oltre 300mila persone e nel 2025 continuerà ad essere, con i suoi 50 eventi già ad oggi confermati, tra cui spiccano il ritorno di Lorenzo Jovanotti, i 7 sold out di Max Pezzali, uno dei principali punti di riferimento per gli organizzatori di concerti ed eventi nella Capitale. Tornando ai Best Event Awards, tre sono stati gli eventi che hanno trionfato nel corso della 21esima edizione organizzati nelle location di proprietà di EUR Spa: This is Wonderland – Pinocchio Back to Wood di Lux Entertainment SpA nella categoria BtoC allestito al Giardino delle Cascate, lungo le sponde del Laghetto dell’Eur, in una cornice suggestiva resa magica dall’imponete show che ha animato 40.000 mq di parco di nostra proprietà. E poi Run Rome The Marathon del Corriere dello Sport, Infront Italy e Italia Marathon Club, allestita nello storico Palazzo dei Congressi dell’Eur e ancora nella categoria Celebrazione/Ricorrenza, l’Avvio delle Celebrazioni per il 250esimo Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, che ha visto il Roma Convention Center La Nuvola protagonista. Per quanto riguarda invece le manifestazioni alla Nuvola e a Palazzo dei Congressi, il 2024 ha chiuso con 53 eventi e 300.000 presenze: 80mila a Palazzo dei Congressi e 220mila alla Nuvola, con l’apporto significativo delle due fiere Roma Arte in Nuvola, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, Più Libri più Liberi, fiera della piccola e media editoria e da ultimo – non certo in termini di record di presenze – Euphoria Baloon Museum che ha portato alla Nuvola fino ad oggi 120.000 presenze. Per quanto riguarda gli eventi corporate i segmenti più rappresentati sono stati quello pharma, finance/assicurazioni, automotive, ma anche brand internazionali come Amazon Web Service e clienti fidelizzati come Poste Italiane, Cybertech, Banca Generali e Accenture. Significative anche le convention politico-istituzionali. L’ultima in ordine di tempo è stata la presentazione di Nova a Palazzo dei Congressi, che ha accolto anche i 100 anni di Rai e i 70 anni delle Fiamme Oro con tantissime medaglie olimpiche e paralimpiche sul palco. Sul versante fiere, certamente un’attività non core come quella dei congressi ma fortemente complementare, va detto che il polo dell’Eur ha saputo accogliere e fidelizzare quegli eventi caratterizzati da dimensioni contenute e necessità di coniugare un forte impatto estetico-emozionale alla funzionalità, come Roma Arte in Nuvola, Più Libri Più Liberi, Roma Bar Show, Expo Village, oggi importanti strumenti di marketing per lo sviluppo del territorio.

Proprio lo sviluppo del territorio, dopo pochi giorni dall’inizio del Giubileo, pone un tema cruciale che riguarda l’importanza di riuscire a fare sistema tra le principali venue di Roma. Cosa ne pensa?

Personalmente credo fortemente nella collaborazione e nelle sinergie che potremmo attivare e sviluppare in tempi brevi tra il Polo Congressuale e dei grandi eventi indoor dell’Eur, l’Auditorium Parco della Musica e la Fiera di Roma, senza escludere altri operatori del settore potenzialmente interessati. Potremmo essere in grado di attrarre nuovi mercati, oltre che ospitare e realizzare eventi che, per dimensioni e complessità, oggi ci sono preclusi. Potremmo allora ospitare e realizzare: eventi che necessitano di grandi spazi e con un imponente numero di partecipanti (oggi irrealizzabili nelle varie strutture singolarmente prese) che potrebbero essere realizzati come eventi diffusi nella città; eventi complementari da svolgersi in contemporanea su più sedi nella stessa città; eventi itineranti sfruttando le peculiarità eccezionali di ognuno di questi luoghi e di questi immobili e permettendo anche ai partecipanti di visitare e frequentare diversi quartieri della nostra splendida Roma nell’ambito di un unico evento. Il turismo congressuale e fieristico e, più in generale, il turismo legato ai grandi eventi, è un turismo in forte crescita ed un importante volano per l’ulteriore sviluppo di Roma e dell’Italia. Roma non ha ancora mostrato le sue potenzialità e la sua reale grandezza anche se è oggi possibile intravedere la strada da prendere insieme. Da parte nostra continueremo nell’impegno di dare il nostro contributo perché questo accada, prima e nel miglior modo possibile.

A quali città o modelli internazionali si ispira il quartiere EUR per rafforzare il suo profilo?

L’Eur è nato all’origine con una forte spinta all’internazionalizzazione, per essere una vetrina nel mondo. A quasi 100 anni da quella fondazione, quello che oggi è uno degli ambiti urbani più centrali per la Capitale, nei nostri progetti di sviluppo e valorizzazione continua a trarre ispirazione da tutte quelle città internazionali che fanno dell’innovazione sostenibile e della vivibilità il fulcro del loro sviluppo, pur mantenendo forte la propria identità. Piuttosto spero che tra qualche anno, rivolgendo la stessa domanda in altre città del mondo, la risposta possa vedere l’EUR a Roma come uno dei modelli di sviluppo a cui ispirarsi a livello internazionale.

 

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