Nicolò De Angelis : “Una storia di tradizione familiare rinnovata”
di Maria Cristina Del Cuore
Nicolò De Angelis, 38 anni, CEO della De Angelis Materials & Design, ha rilevato l’azienda di famiglia insieme al fratello Alessandro e l’ha trasformata in uno Showroom nel settore dei materiali per l’arredo, rivestimenti e pavimenti. I due fratelli De Angelis hanno dato un’impronta davvero innovativa, puntando tutto sul design e la ricerca, stravolgendo completamente la tradizione più classica creata dal nonno e dal padre. I clienti vengono accolti da consulenti professionisti in un “salotto”, il cui arredo è di forte impatto. Numerosi sono gli architetti che si rivolgono alla De Angelis Materials & Design per rendere unici i loro progetti.
Nicolò, qual è la storia della De Angelis?
Ti ringrazio per la domanda, mi fa piacere raccontare questa storia, potrebbe essere di stimolo per qualcuno. L’azienda, che di fatto era nata con mio nonno come un negozio specializzato nel settore del bagno e successivamente passata a mio padre, ha una storia di ristrutturazione di bagni, piastrelle, marmi, parquet, forniture per le costruzioni. L’azienda selezionava fornitori, stringeva accordi commerciali e si proponeva ai clienti. Purtroppo, dalla crisi del 2008, il settore ha subìto una forte battuta d’arresto. L’azienda di mio padre è entrata in crisi. Io avevo tra i 23 e i 24 anni e mi è dispiaciuto vedere una storia lavorativa di 50 anni andare in fumo. Nonostante questo, l’azienda ha dovuto chiudere e mio fratello ed io abbiamo aiutato papà in tutta l’operazione di cessazione dell’attività.
Due giovani uomini che si sono trovati a decidere cosa fare del loro futuro…
Esattamente. Siamo ripartiti da zero: abbiamo preso un appartamento di 300 metri quadri nel cuore dei Parioli e lo abbiamo trasformato in uno Showroom. Abbiamo iniziato a selezionare i prodotti migliori e in 5 anni siamo cresciuti molto. I nostri migliori clienti sono sicuramente gli architetti, nel corso del tempo siamo diventati un punto di riferimento per loro. Spesso rimaniamo in contatto con i clienti anche a lavoro terminato. Noi italiani siamo un popolo che ha una grande passione per la casa; comprare un’abitazione è l’obiettivo di molti di noi, e infatti siamo i primi in Europa negli investimenti sul “mattone”, vale a dire nell’acquisto di una casa di proprietà. Ma, ancor di più, in Italia abbiamo una cultura e un senso estetico tale che ci rende anche arredatori esigenti delle nostre case.
Durante la pandemia, poi, la casa è diventata ancor più importante no?
Hai ragione, e in effetti proprio nel grave e triste periodo del Covid abbiamo assistito ad un notevole aumento del numero di clienti.
Ma torniamo ai due giovani imprenditori…
Mio fratello ed io non ci siamo persi d’animo, ci siamo seduti a tavolino e ci siamo completamente reinventati, creando un format innovativo. Abbiamo cercato di elevare il livello medio dei materiali.
L’Italia ha molte risorse in questo senso, basti pensare al distretto ceramico di Sassuolo e non solo, perché potrei fare mille esempi in tal senso. Ci siamo davvero messi in gioco, e in 5 anni abbiamo visto crescere l’azienda. Siamo partiti in tre, insieme alla nostra direttrice amministrativa, la signora Vinciotti, ora siamo in 15; è una bella soddisfazione. La chiave di questa nostra crescita veloce credo sia stata proprio l’innovazione. Siamo diventati il braccio destro degli architetti, che ci pongono domande del tipo: “Cosa c’è di nuovo?“, e noi abbiamo le risposte per loro. Ci facciamo trovare pronti, fornendo loro materiali e soluzioni spesso originali e innovative.