Venezia
LE DUE ANIME DELLA MOSTRA CINEMATOGRAFICA
LA PRIMA MOSTRA IN LAGUNA VIDE LA LUCE – PARDON, SPENSE LE LUCI IN SALA – IL 6 AGOSTO 1932.
TRA I FILM PRESENTATI C’ERA ANCHE “DOTTOR JEKYL AND MR. HYDE”, DI ROUBEN MAMOULIAN. A PARTE L’ETERNA LOTTA TRA IL MALE E IL BENE, A VENEZIA IL CINEMA HA ANCORA DUE FACCE. PRIMA FACCIA: CULTURA, DENUNCIA, POESIA, AMBIZIONE, DOLORE, RICORDO; SECONDA FACCIA: INCONTRO, FESTA, LEGGEREZZA O, IN UNA PAROLA, MONDANITÀ. ANCHE QUEST’ANNO LO SPETTACOLO, DOPO I TITOLI DI CODA, ERA SOLO ALL’INIZIO…
di ROBERTO FANTAUZZI
Buio in sala. Dietro di noi – e davanti a noi – dozzine di occhi spalancati “montati” su teste pensose; teste capellute o “nude”, invadenti o discrete. C’è il “capoccione” che ci copre la visuale dello schermo e quello nervoso, inquieto, che gira di qua e di là: è il film che non va? O è la compagnia? Poi i testoni femminili, ordinati o impertinenti, talvolta “soppalcati”.
Tutti zitti, guai a chi fiata. Le teste – tutte – stanno ragionando; fotogramma dopo fotogramma assorbono emozione, paura, ansia, rabbia, tenerezza. Le teste partecipano. Si sentono tutte lì, tutte in quella storia; tutte piangono – e ridono – dietro al protagonista; e tutte, alla fine, trarranno le loro conclusioni: “Un bel film… No, il finale era scialbo… L’idea c’era, ma è stata sviluppata in un modo che… Una fotocopia mal riuscita di quello di…”. Parte il dibattito; c’è chi si esprime sottovoce e chi alza i toni, chi grida al capolavoro e chi – invece – si spertica in citazioni, elucubrazioni sui campi lunghi o sui (troppo lunghi) dialoghi di mirabile fattura. Perché il cinema è arte; la settima, volendo specificare. Per questo lo “andiamo a vedere” disciplinatamente al buio, in
silenzio; e lo celebriamo: a Hollywood, a Cannes e, da settantasei anni, a Venezia. Cultura, arte e (l’abbiamo già detto?) emozione. Attenzione però: arte e cultura non devono essere vissute per forza con compostezza ingessata. L’arte è incontro, dialogo. La cultura è mondana, lo è sempre stata. Si riaccendono le luci? Lo spettacolo continua; lo spettacolo siamo noi. Noi con le nostre idee, la nostra voglia di vederci e ri-vederci, conoscerci, ascoltare buona musica, discorrere e, perché no, litigare…Tutto questo anche quest’anno, anche a “Venezia 76” l’ho fatto, l’abbiamo fatto noi di Lux Eventi per Campari, Main Sponsor della Mostra. Location: Palazzina Grassi, elegante hotel a 5 stelle che di sera, di notte – tra il 28 agosto e il 7 settembre scorsi – diventava “Red Passion”. Il salotto glamour dove passeggiavano attori e registi, critici e giornalisti, “vipponi”, “vippini” e semplici “nip”. Le star grandi o piccole, accecanti o appena “accese” qui si son lasciate andare, han potuto smettere i panni dell’eterno “the show must go on” per mescolarsi tra i tavoli, le risate, la musica.
Il consueto “fuorimostra” che, come sempre, non è stato per niente “fuori”: è stato dentro; dentro il cinema, dentro la notte, dentro l’evento. Dentro tutto e… tutti dentro. Dentro, per esempio, la cena firmata da Katsuya Uechi, star venerata negli States della cucina giapponese. A seguire: il 30 agosto la Palazzina Grassi ha visto Spike Lee presentare la sua pellicola “American Skindi Nate Parker”. Ancora cinema, dunque; stavolta lontani dallo schermo e dentro la musica: quella di Seth Troxler, il Dj headliner del Circoloco di Ibiza. In console le sorprese non sono finite qui: Dj Luciano, fondatore di Vagabundos, one night del venerdì all’Amnesia di Ibiza, si è esibito il 4 settembre. Il 5 è stata la volta del Dj Claptone. Red Passion, dunque, è stata la degna prolunga del “red carpet”. Red Passion all’insegna di Campari Lounge, luogo aperto alla combinazione ed alla contaminazione delle arti. Son passati i giorni, si son srotolati chilometri di pellicola e la sera, ogni sera nella Palazzina Grassi, hanno sfilato decine di ospiti. Cito alla rinfusa: Johnny Depp, Greta Scarano, Alessandro Borghi, Catrinel Marlon… Poi Ozpetek, che qui ha presentato “Venetika”, pregevole cortometraggio nel quale Venezia è rappresentata da una donna
immersa in acqua (l’attrice è Kasia Smutniak). Il cortometraggio è stato proiettato su una piattaforma galleggiante: per la prima volta nella storia della Mostra il cinema sull’acqua; una proiezione unica, esclusiva, assolutamente “made in Venice”, firmata Campari.
Cinema, spettacolo, arte. Tutto questo non può esistere, non può sopravvivere senza incontrarsi, senza vedersi, rivedersi, comunicare, sedersi attorno a un tavolo o attardarsi su un divano a parlare e sparlare. Arte e mondanità vanno a braccetto. Per farlo hanno bisogno di un “aiutino”; è questo il mio mestiere; questo è quel che faccio, che facciamo da sempre con Lux Eventi.
Arte, spettacolo, mondanità. Con un occhio al sociale, alla realtà di tutti i giorni, una mano tesa a chi non ce la fa: il 7 settembre Red Passion ha “chiuso” con la cena Charity di World Food Program dell’Onu; ai fornelli l’ennesimo chef stellato. WFP ogni anno raggiunge e assiste circa 80 milioni di persone. Cultura, arte, spettacolo, mondanità e – sempre e comunque – occhi aperti, spalancati sul mondo.