COPERTINA LUI: Mirko Caccavallo

Mirko Caccavallo: intraprendenza Made in Italy

 

Napoletano, 23 anni, Mirko ha talento da vendere: attore, modello e venditore.

Carattere verace e dalle mille sfaccettature, Mirko ogni giorno di destreggia fra le tante attività che lo caratterizzano. Testardo, tenace e ambizioso è entrato nel mondo del lavoro appena concluso il liceo e oggi si sente sulla strada giusta verso ciò che vuole essere: sé stesso.

 

Di Americo Cherubini

 

Mirko, parlami di te.

Ho 23 anni e sono di Napoli, città che amo e nella quale vivo da sempre. Nella vita faccio il venditore presso una grande azienda che opera nel mondo della cioccolateria e secondariamente faccio l’attore e il modello. Ho recitato di recente nella serie “Mina Settembre” dove ho preso parte alle riprese della seconda stagione. Da quando ho diciotto anni faccio il modello nel settore della moda che apprezzo particolarmente. Essendo molto impegnato, la mia vita è abbastanza frenetica ma non sento il peso degli impegni perché tutto ciò che faccio è per me fonte di motivazione e la fatica è quasi impercettibile. Essendo un venditore ho molta libertà di organizzarmi il mio lavoro sulla base dei miei impegni durante le settimane e l’importante è portare sempre a termine ogni compito che mi viene assegnato. La mia ambizione per il futuro è quella di diventare un grande venditore perché mi piace entrare in contatto con diverse realtà e comunicare. La comunicazione è molto importante ed è qualcosa in cui mi sento particolarmente portato e che ritengo essere alla base di ogni rapporto interpersonale. Tra le varie cose che faccio, il minimo comune multiplo che accomuna tutto è la comunicazione: ciò che trasmetti anche restando in silenzio è una forma di comunicazione.

Terminato il liceo ho deciso di non continuare gli studi e di inserirmi nel mondo del lavoro ma se dovessi consigliare a un qualsiasi ragazzo che strada prendere sicuramente è quella dell’istruzione e dello studio. Ritengo di essere stato molto fortunato ad essere riuscito ad entrare nelle realtà lavorative dove sono inserito ma allo stesso tempo devo riconoscere che al giorno d’oggi senza un titolo di studio le possibilità di crescita, successo e carriera sono molto limitate. Lavorare in un ambiente di lavoro pacifico e riconoscente è molto importante perché se vengono meno questi valori, lavorare diventa stressante e frustrante. Ho vissuto un’esperienza del genere qualche anno fa e si è conclusa con un periodo di forte stress che mi ha portato a pensarmi altrove, e così è stato.

Quali sono le tue passioni?

Sono una persona molto concentrata e dedita al lavoro quindi mi concentro perlopiù in ciò che faccio ma allo stesso tempo mi piace l’attività fisica e pratico sport nel mio tempo libero. La palestra, il movimento e il concedersi del tempo per sé stessi mi gratifica e mi aiuta a vivere meglio e a sentirmi più soddisfatto. Durante la mia adolescenza ho vissuto una fase di scarsa autostima e considerazione di me stesso, dove mi consideravo inadatto ma grazie alla palestra ho acquisito più fiducia e stima di me. Ad oggi, accanto a me c’è la mia compagna che è un riferimento fisso e stabile che mi ispira ogni giorno in ciò che faccio. Se sono arrivato ad essere ciò che sono è anche per merito suo…

Sempre nel periodo adolescenziale ero circondato da persone che non sapevano valorizzarmi e di conseguenza anche io tendevo ad avere una bassa considerazione di me stesso. In questi casi circondarsi di belle persone è importante e d’aiuto per tirare fuori il meglio di sé stessi.

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