Norvegia: terra dei Fiordi, tra sogno e realtà
Raccontato da Valerio Vesci, a cura di Valeria Diamanti
Quante volte, chiudendo gli occhi, avete sognato di trovarvi in un mondo da favola? Un viaggio in Norvegia, la terra dei fiordi, potrebbe trasformare facilmente il vostro sogno in realtà. Ed è proprio quello che è accaduto a Valerio Vesci, fotografo paesaggista affermato, che ha deciso di raccontare il suo viaggio in una veste un po’ diversa.
Legato alla Norvegia grazie ad un viaggio con i genitori da bambino, si era ripromesso di farvi ritorno in età adulta e grazie al suo lavoro, insieme ad un gruppo di colleghi fotografi ha avuto l’opportunità di realizzare questo desiderio.
Il suo occhio, abituato a vedere i paesaggi dall’obiettivo della sua inseparabile macchina fotografica, se non l’ultima sera per coglierne la grande intensità, rende questi racconti di viaggio più seducenti grazie alla visione di un mondo attento anche al più piccolo dei dettagli.
Ed oggi in veste di scopritore di questo “mondo incantato” ci porta nelle isole Lofoten nell’arcipelago sopra al Circolo Polare Artico, meta indiscussa per vedere la tanto ambita e mistica aurora boreale visibile solo ai viaggiatori più fortunati. Una fortuna di cui lui ha goduto per ben 5 giorni di seguito: su una settimana è stata davvero una buonissima media. Non è assolutamente scontato riuscire ad assistere a questo fantastico fenomeno naturale. Nel chiedere di descriverlo, Valerio mi ha detto “È indescrivibile!”!
Uno spettacolo talmente bello da togliere il fiato e da farti piangere dalla gioia. Ti fa restare sdraiato per ore con il naso all’insù e il cuore che scalpita. Davanti a tanta bellezza ci si sente piccoli e impotenti. Possiamo solo osservare in silenzio ciò che la natura è in grado di fare. E di natura Valerio se ne intende sicuramente: ha anche scritto la sua tesi sulla sostenibilità ed il rispetto dell’ambiente.
Luci verdi, blu, viola, talvolta tendenti al rosa, i colori sembrano usciti dalla tavolozza di un pittore, ma le vere sensazioni provate credo siano veramente indescrivibili come dice lui.
Quello che circonda queste isole è un paesaggio mozzafiato incastonato tra i fiordi ed abitato da una fauna molto caratteristica.
Le isole principali sono quattro: Austvagoy, Vastvagoy, Flakstadoy e Moskenesoy e separate dalla terraferma del Vestfjorden, ma sono tutte collegate tra loro da gallerie e ponti stradali e in alcune stagioni è possibile anche visitarle spostandosi tra le isole in kayak.
Valerio ci racconta sia dell’incanto di questi luoghi meravigliosi, sia dell’aria pura di questo paradiso nordico e del grande rispetto che i norvegesi hanno per l’ambiente. L’essersi affidati ad una guida locale gli ha garantito un viaggio non turistico alla scoperta di mete poco frequentate.
Vi chiederete perché questo articolo sia poco descrittivo, la risposta è in quello che Valerio ha deciso di mettere in luce, le sue emozioni.
Perché al di là delle mete in cui si è soffermato, la vera gioia per lui è stata l’emozionarsi ed il trasferire le proprie sensazioni, la realtà dei propri sogni che finalmente si sono realizzati. Da occhi di bambino ad occhi di adulto, probabilmente Valerio è stato segnato da ciò che ha provato la prima volta che ha messo piede in Norvegia con i suoi genitori.
Le sue scelte universitarie, lavorative ed il suo voler tornare in questo luogo, sono state condizionate da quello che i suoi occhi di bambino hanno guardato e memorizzato. Chissà se il suo desiderio di tornare in quei luoghi è stato dettato dal suo voler tornare bambino ancora una volta? Quanti di noi vorrebbero tornare bambini almeno un giorno per rivivere certe emozioni e certe sensazioni?