Nicol Luzardi: in punta di piedi verso il successo
La danza è da sempre la sua più grande passione. Dolce, sensibile, professionale ma anche determinata e decisa, Nicol seppur giovanissima ha già calcato i palcoscenici più noti. Teatro, tv, set…Ovunque ci siano coreografie magistralmente eseguite e un corpo di ballo importante, c’è lei. Nel suo futuro tanta voglia di perfezionarsi e magari di approdare a Los Angeles, sempre scarpette alla mano.
Di Alessandra Giancola
Ballerina “incallita” e…? Chi è Nicol lontano dal palco?
Sono una ragazza semplice, una ventiduenne romana, figlia di uno sportivo e di una commerciante. Da sempre amo lo sport e lo stile di vita sano. Ho intrapreso molte discipline durante l’infanzia ma nessuna mi ha appassionata come la danza. La mia attitudine per il ballo e la mia voglia di imparare dai migliori, mi ha condotta al Balletto di Roma a soli 12 anni. Lì mi sono diplomata e specializzata in hip-hop, danza moderna e contemporanea. Nonostante tutto, sono sempre rimasta con i piedi per terra e fedele alle mie origini. Gli amici e il quartiere di sempre, l’affetto dei miei cari, attimi di sana routine tra un riflettore e l’altro, hanno contribuito a preservare la mia autenticità.
Quanto è facile “inciampare” sul palco?
È molto facile perché il mondo della danza è spietato. Dietro la perfezione estetica delle ballerine si nascondono competizione e arrivismo estremi. Ognuno vuole emergere e farsi notare ad ogni costo ed è pronto a prevaricare tutti, pur di ottenere i favori del coreografo di turno. Io stessa sono stata vittima di pregiudizi per la mia statura e per la mia fisicità, che non rientrano nel classico canone richiesto. Ero sempre la più minuta, quella con il viso più “normale”, non magrissima…Quando si è adolescenti l’impatto sulla personalità di certi commenti può rivelarsi devastante. Attacchi d’ansia, anoressia e bulimia, conseguenze della pressione continua, sono una vera piaga per il balletto anche se pochi lo rivelano. Durante gli anni però ho scoperto il mio coraggio e la mia capacità nel saper gestire proprio la pressione, che ignoravo di avere. La mia famiglia mi ha sempre sostenuta e motivata ed anche il loro appoggio si è rivelato fondamentale per scongiurare crolli psichici o eventuali “scorciatoie” per la notorietà.
Ci hai quindi svelato i tuoi assi nella manica?
Le mie carte vincenti sono l’integrità morale, la tenacia e l’ottimismo. Grazie anche alle mie capacità e all’immensa passione che trasmetto quando ballo, ho preso parte a molti progetti importanti per trasmissioni televisive Rai e Mediaset, a tour teatrali, a videoclip musicali. Ho avuto e ho ancora l’onore e l’onere di confrontarmi con i più noti coreografi del mondo dello spettacolo, che mi hanno aiutata a trasformare le mie “imperfezioni” in punti di forza. Ci sono ballerine dotate che però non riescono a farsi notare. Io, senza scendere a compromessi e procedendo a testa alta con umiltà e gentilezza, mi sto creando un mio spazio, in un mondo che ne concede ben pochi.
Quali altri sogni vorresti realizzare?
Mi piacerebbe studiare a Los Angeles, che considero la mèta ideale per un ballerino. Lì ci sono le compagnie migliori in assoluto e con i contatti giusti. Penso ai grandi musical storici in replica da anni e sempre sold-out o ai set più prestigiosi. Vorrei continuare a studiare, perfezionare le mie attitudini e confrontarmi con un mondo nuovo, in cui un danzatore non viene etichettato e può esprimersi al 100% senza mostrare null’altro al di fuori del proprio talento.