Simone, il fiscalista che non ti aspetti
Classe 1989, sguardo magnetico e fare risoluto, Simone Feri lavora in una società internazionale di consulenza fiscale. Detta così, lo immaginiamo serioso e rigorosamente in “tiro”. Invece, come un supereroe…
Di Beatrice Gentili
… Come un supereroe, sotto l’abito Simone nasconde la seconda identità; perché “sotto” troviamo pantaloncini e t-shirt da crossfit (sua grande passione). Pratico e realista, Simone non si lascia intrappolare da nulla che possa fermare i suoi sogni: ha ben chiaro il suo futuro anche se non si spaventa all’idea che qualcosa potrebbe cambiare.
Fiscalista per lavoro e con una passione per il cinema… Simone come si intrecciano questi tuoi due lati?
Ai tempi del liceo mi affascinava molto il mondo del cinema. Avevo studiato recitazione, ricoprivo dei piccoli ruoli in alcuni film e per un po’ mi ero divertito a fare il modello per qualche servizio fotografico. Arrivato il periodo universitario ho scelto di seguire un’altra strada.
Come mai non ci hai creduto fino in fondo?
Cercavo un futuro più concreto. Proseguire con gli studi di Economia e Commercio mi sembrava una scelta più affascinante e di lì a poco i libri hanno iniziato ad assorbirmi sempre più tempo, rendendo impossibile conciliare questi due mondi. Ma in parallelo ho iniziato anche ad insegnare crossfit, una mia passione, perciò i momenti liberi erano rimasti davvero pochi.
Quindi sei anche uno sportivo?
Lo sport è sempre stata una delle mie più grandi passioni. Diciamo che con me, insieme allo zaino contenente il computer con cui lavoro, porto sempre anche una sacca con un paio di pantaloncini e una maglietta da allenamento.
Neanche un po’ di nostalgia per quel futuro che avrebbe potuto attenderti?
Assolutamente no. È stato un bel gioco, mi sono divertito tanto, ma oggi sono concentrato sul mio lavoro. Ritrovarmi davanti ad una macchina fotografica per me è stata un po’ una sfida. Era da tanto tempo che non accadeva ed ero curioso di rivedermi in queste vesti.
Se potessi, a quale attore di cinema ruberesti l’identità per un giorno?
Leonardo Di Caprio. Mi piace molto come attore perché riesce a far trasparire in modo efficace le emozioni, coinvolgendo gli spettatori ma soprattutto lo stimo per le battaglie di sensibilizzazione per la difesa dell’ambiente che porta avanti.
Perché ritieni che sia importante proteggere l’ambiente?
La protezione dell’ambiente è una questione che riguarda il benessere e lo sviluppo della nostra generazione e di quelle che verranno: non si tratta solo di un’incombenza urgente ma una responsabilità di ciascuno di noi.
In pausa dal lavoro e dallo sport, quest’estate dove hai in programma di andare?
Proprio in questi giorni sto programmando le vacanze estive. Sicuramente andrò al mare in Toscana, e perché no, se fosse possibile, mi piacerebbe partire per qualche meta più lontana.
Appassionato di viaggi?
Assolutamente sì! Viaggio spesso. Credo che parte della mia personalità sia frutto anche delle tante esperienze che ho fatto all’estero. Ho passato tanti anni in Africa e conoscere un certo tipo di realtà, così diametralmente opposte da quelle che viviamo ordinariamente, ti dà coscienza di cosa sia davvero importante. Sembrerà banale, ma comprendi il valore di un piccolo gesto e quali sono le reali priorità nella vita. L’Africa lega un po’ tutta la mia famiglia.
In che modo?
È la nostra meta del cuore, da sempre. Mio fratello si è voluto sposare lì e insieme a tutta la famiglia ci abbiamo trascorso ogni estate e ogni capodanno. Siamo il classico esempio di quello che si chiama il “mal d’Africa” (ride, ndr).
Sogni un matrimonio anche tu lì?
Sono fidanzato da più di quattro anni e conviviamo da qualche mese. Con noi abbiamo un gatto che però vale come un cane (sorride, ndr). Piano piano stiamo cercando di costruire il nostro futuro insieme. Certo, mi piacerebbe creare una nostra famiglia. Per il matrimonio c’è ancora tempo ma sì, sarebbe bello sposarci lì.
Mi sembri una persona decisamente con i piedi per terra…
In realtà sono molto concreto ma anche un eterno sognatore. Mi piace immaginare tutti gli scenari possibili che la vita potrebbe riservarmi anche se l’istante dopo torno a fare i conti con la realtà.
Qual è il tuo più grande sogno?
Mi piacerebbe fare qualcosa che possa davvero aiutare gli altri. Da piccolo sognavo di fare il medico, ma anche se così non è stato, sarei felice di poter essere utile anche senza cambiare lavoro. Mi piacerebbe poter ess