COPERTINA LEI: “Maria Durero”

Maria Durero: “Il sorriso? Il migliore accessorio da indossare”

 

Risolutezza e determinazione non sono certamente qualità che dipendono dall’età anagrafica. Giovani o adulti che si sia, alcune caratteristiche sono iscritte nel DNA piuttosto che riconducibili ad un semplice numero. Maria Durero, studentessa romana prossima alla maturità, ne è l’esempio e, nonostante oggi si trovi di fronte ad alcune delle scelte più importanti della sua vita, ha già perfettamente chiaro il suo cammino e quale dovrà essere la meta finale. Aspirante architetto e modella per passione, la magnetica diciannovenne, grazie ad uno sguardo da cerbiatta, tiene incollati a sé tutti gli sguardi e davanti all’obiettivo della macchina fotografica, come si dice nel settore, è il classico volto che “buca lo schermo”. E con estrema spontaneità ed euforia è pronta a raccontarsi in questa intervista.

 

Di Beatrice Gentili

 

Ciao, presentati ai nostri lettori.

Sono Maria Durero, ho 19 anni e sono una studentessa liceale. Attualmente frequento l’ultimo anno di un liceo artistico e, dal prossimo settembre, mi piacerebbe iscrivermi alla Facoltà di Architettura. Mi definisco una persona creativa e da qualche tempo ho intrapreso il lavoro da modella. Quando ho la possibilità di ritagliarmi del tempo libero, mi piace dedicarmi ai miei amici e alla cura di me stessa.

Sembri avere le idee molte chiare sul tuo futuro accademico…

Mi è sempre piaciuta l’arte e, già dai tempi delle medie, ho dimostrato di essere portata per il disegno tecnico e la geometria. L’unione tra l’ambito artistico e quello scientifico credo converga in un indirizzo di studi come l’Architettura  e penso di potermi realizzare in questo settore.

Tra tutte queste tue passioni, dove trova spazio quella per la moda?

Nel corso di questi anni mi è stato richiesto più volte di entrare a far parte di questo ambiente: mi dicevano che avevo un volto che si prestava alla macchina fotografica. Da bambina ho partecipato ad alcuni servizi fotografici ma, crescendo, ho preso le distanze da questo settore. Sono sempre stata una ragazza timida e pensare di stare al centro dell’attenzione m imbarazzava. Un anno fa, però, su spinta della mia migliore amica, dopo aver  rifiutato una proposta per il cinema, ho deciso per la prima volta di accettare un’offerta lavorativa per il brand Subdued e da lì è cambiato tutto.

Cosa intendi?

Con quell’esperienza mi sono sbloccata.  Lo shooting con Subdued mi aveva divertita molto e mi ero sentita a mio agio in quei panni. A quel punto mi sono convinta a lavorare con più regolarità, ma ho deciso di non affidarmi a nessuna agenzia. Almeno fino a  quando non mi trasferirò a Milano.

Milano?

Sì, il prossimo anno vorrei trasferirmi per provare ad entrare al Politecnico, la prima università in Italia per Architettura. Lo studio per me è sempre stato una priorità, ma, con l’occasione del trasferimento, potrei approfittarne per iscrivermi anche in una delle tante agenzie milanesi leader nel settore.

Cosa ti piace di questo mestiere?

È un lavoro molto stimolante. Mi ha aiutato a cambiare prospettiva sia su me stessa che sul resto del mondo. Prima di iniziare come modella mi sentivo spesso insicura, mentre adesso ho più consapevolezza di come sono. Questo mestiere, poi, mi permette di crescere sotto tutti gli aspetti: si fanno continuamente nuove esperienze, si conoscono persone provenienti da tutto il mondo e con un bagaglio ricco di storie. A seconda dei momenti, mi permette di tirar fuori il mio lato più giocoso ma, quando serve, anche quello professionale e serio. Ho imparato a divertirmi invece di intimidirmi.

Oggi sai di essere una bella?

Ho più consapevolezza di me stessa. Mi capitava di ricevere complimenti ma non li ho mai apprezzati quanto avrei dovuto. Ovviamente come tutte le ragazze, quando mi vedo allo specchio mi trovo milioni di difetti, ma con questo lavoro ho imparato ad accettarli e per certi versi apprezzarli.

Quanto tempo dedichi alla cura della tua immagine?

Una delle mie principali passioni è quella della cosmesi e della cura del corpo. Fin da piccolissima mi divertivo a comprare maschere per il viso, creme per il corpo e ultimante mi sto appassionando anche di cucina, così da imparare a preparare ricette golose ma allo stesso tempo salutari.  Anche in queste situazioni emerge la mia vena più artistica. Non a caso le mie amiche si rivolgono sempre a me quando hanno bisogno di consigli in materia (ride, ndr).

Sul fronte sentimentale come vanno le questioni di cuore?

Le questioni di cuore vanno molto bene, da qualche mese c’è un ragazzo nella mia vita. 

Che tipo di ragazzo vai cercando al tuo fianco?

Mi piace chi mi fa sentire in ogni occasione a mio agio e chi è capace di accettare quella che sono, con i miei pregi ma soprattutto i miei difetti. Una componente essenziale è che sappia farmi ridere, sia intraprendente e abbia sete di vita. E chissà che non abbia già trovato un ragazzo così (sorride, ndr).

La più grande follia d’amore che hai fatto?

Premettendo che adoro viaggiare, ma resto una persona precisa e organizzata, potrei definire una follia d’amore quella di qualche tempo fa, quando una mattina poco dopo essermi svegliata decisi di partire per un viaggio senza meta a fianco del mio ragazzo. 

Tre aggettivi con cui potresti definirti?

Altruista, perché mi ritengo una persona disponibile e tutte le volte che serve sono in prima linea per aiutare gli altri; Puntigliosa, in quanto per carattere sono perfezionista e molto severa con me stessa. E poi solare: penso che la vita sia troppo breve per passare del tempo a prendersela per  cose poco importanti e ho fatto del sorriso e della positività la mia filosofia di vita.

Se fossi una città quale saresti?

Sicuramente una città italiana, perché amo il nostro Paese nonostante tutti i problemi che sta attraversando. Direi Venezia: sembra lo sfondo di uno spettacolo teatrale. Una città fiabesca.

Se fossi un piatto invece?

Mi identificherei con un piatto dolce e scoppiettante. I pop corn al caramello?!

A cosa ambisci per il tuo futuro?

Vorrei completare il ciclo universitario nel migliore dei modi: lo studio è sempre stato molto importante per me. E poi mi piacerebbe proseguire con questo lavoro come modella, ma solo nel caso in cui non dovesse limitarmi nel mio percorso di studi. Ciò che resta di cosa ne sarà nel mio futuro, mi piacerebbe scoprirlo strada facendo.

 

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