“Le grandi conquiste? Un passo alla volta”
“Le donne cha hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza”. Sono parole di Rita Levi Montalcini che oggi, nell’epoca dei selfie, dei ritocchi e dell’immagine al di sopra di tutto sembrano cadere nel vuoto. Fortunatamente non è per tutte così: a partire da questo numero vi presenteremo alcune donne che hanno idee, progetti, passioni. Più che apparire fanno; più fanno e più sono donne. Si comincia con Jacqueline De Laurentiis.
Crediamo che spesso la gelosia sia direttamente proporzionale al timore di “non essere all’altezza”, maturando così l’idea che il partner sia alla ricerca di chi, quell’altezza, potrà dargli. Ma se siamo ottime persone (belle sicuramente, non a caso ci hanno scelto…) perché temere la “concorrenza”?
Non amando la competizione, non ho mai sentito la necessità di mettermi in “concorrenza”. Un matrimonio dove c’è amore, secondo me, esclude il bisogno di sentirsi in “gara”.
Amare sé stessi, oggi, vuol dire concedersi di tutto e di più… Lei invece ha condotto una vita di sacrifici rinunciando a moltissime cose. Come mai?
Sono cresciuta in campagna con 20 cugini. Per me la condivisione e la rinuncia sono valori imprescindibili. Volendo costruire una famiglia solida, sono questi i principi ai quali ho attinto. Nella vita nulla arriva senza lavoro e sacrificio.
Cosa significa amare un uomo, amarlo veramente con tutta sé stessa? Perché secondo lei oggi molte donne non ci riescono?
Ho avuto la fortuna di sposare un uomo intelligente, coraggioso e generoso. Poi, certo, funziona anche l’alchimia tra due persone che evidentemente si completano e sono state capaci di crescere insieme. Secondo me molte donne riescono ancora ad amare un uomo con “tutta sé stessa”, è la vita frenetica che si conduce che porta a dimenticare cosa è importante veramente.
“Avete sposato un calciatore: le regole d’oro per farne un campione” Cosa l’ha spinta a scrivere un decalogo per aiutare le “lady azzurre” nel loro rapporto con i mariti… fuoriclasse?
In realtà non era un decalogo, ma un modo per incoraggiare queste giovani donne, a volte inconsapevoli del loro ruolo fondamentale per la serenità dei loro mariti… e poi pensavo di trasmettere loro la mia esperienza come moglie di un “fuoriclasse”.
Quante volte le è capitato di perdere la fiducia in sé stessa o nelle sue scelte? Come ha superato quei momenti?
Nella vita accade a tutti di avere momenti di scoramento, ma avendo la fortuna di avere avuto una famiglia che ha sostenuto le mie scelte e ha avuto fiducia in me, ho sempre trovato la forza di uscirne, anche considerando che ogni errore ha la valenza dell’esperienza e che quindi fa crescere. La maturità fa il resto.
Lei ricopre il ruolo di Vice-presidente nella Società Sportiva Calcio Napoli; è stata anche soprannominata “Mamma del Napoli”. Ma quand’era bambina, forse, il calcio non figurava tra le sue grandi passioni… Si può dire, quindi, che quando ci si innamora di qualcuno si finisce con l’amare tutto ciò che “parla” di lui, il suo lavoro, la sua storia, le sue passioni? Non a caso lei non si è limitata a lavorare “con” il coniuge e basta: questo lavoro è diventato anche il suo; il suo sostegno, le sue proposte, le sue idee sono parte essenziale nella gestione della Società. Non è frequente: oggi in una coppia spesso e volentieri ognuno pensa a sé, senza sostenere l’altro. Lei ha scelto di andare controcorrente; una che consiglierebbe a tutti (tutte)?
Non posso permettermi di consigliare comportamenti che appartengono alla mia storia personale. Ho sposato un uomo particolare che ha molte attività e le fa tutte con grandissima passione. Non so quanto il mio apporto sia significativo per la Società Napoli, certo che fare parte della vita di mio marito significa anche affiancarlo il più possibile nel suo lavoro. Sono felice che la squadra stia andando bene perché è una ricompensa per i napoletani e i campani in generale che già hanno molto poco di cui gioire. Rappresentare la “Mamma del Napoli” è un grandissimo onore e un privilegio perché amo questa terra e soprattutto il suo popolo, che mai ti fa sentire straniera.
Felicità: pensa di essere una donna felice? Se affermativo può indicarci ciò che di più bello pensa di avere, compresi gli aspetti del suo carattere che meritino assolutamente un… premio?
Tutto, nella vita, si conquista un passo alla volta. Una vita perfetta non esiste, certo mi sento una privilegiata e ho i miei momenti di felicità. Un aspetto che potrebbe essere significativo della mia personalità è la flessibilità, la mia capacità di adattarmi alle situazioni. Mi piace che tutti si sentano a loro agio.