INTERVISTA LAVINIA ANDOLINA
Il suo modello è Meryl Streep e questo la dice già lunga. I sogni son desideri anche per lei, ma è meglio coltivarli con i piedi ben saldi per terra. Questo è un concetto che ha ben chiaro e che ama esporre a sé e agli altri. Lavinia Andolina ha lo sguardo sognante che nasconde però una determinazione rara per una ragazza poco più che adolescente. Intanto ha rotto il ghiaccio, e con immediato successo: il ruolo di Carlotta nella fiction “Rimbocchiamoci le maniche” accanto a un’icona come Sabrina Ferilli le ha spalancato le porte di una professione (ma anche di una passione) che Lavinia vuole intraprendere in tutte le sue molteplici sfaccettature. Ancora meglio (buona la prima, buonissima la seconda) al fianco della grande Elena Sofia Ricci in “Che Dio ci Aiuti” dove ha interpretato il ruolo non facile di Isa, una ragazza problematica e dal carattere controverso.
Lavinia, quando hai deciso di voler diventare un’attrice?
“Non è stata una folgorazione, bensì una decisione maturata nel tempo. Così due anni fa mi sono iscritta alla scuola di recitazione Jenny Tamburi e mi sono messa alla prova. A casa non erano molto convinti di questa mia decisione ma poi mamma e papà hanno capito e adesso mi stanno accanto in questa mia avventura appena iniziata”.
Iniziata benissimo e che sta già continuando sotto il segno della qualità.
“Sì, devo dire che subito dopo la bellissima esperienza con Sabrina Ferilli in “Rimbocchiamoci le maniche” ho avuto la grande soddisfazione di essere scelta per una puntata di “Che Dio ci aiuti”. Per me è stato un vero onore recitare accanto a un’attrice italiana che adoro, Elena Sofia Ricci, veramente bravissima e prodiga di consigli per me che sono agli inizi. Anche in questo caso ho vestito i panni di un’adolescente, Isa, dal carattere problematico e dalla storia umana non facile. Un ruolo che evidentemente mi si addice e che non mi dispiace affatto”.
Già soddisfazioni importanti dunque, ma anche la consapevolezza di quanto sia dura la gavetta. Qualche delusione c’è stata?
“Eccome. Ho fatto molti provini e non sempre le cose sono andate bene. La delusione maggiore l’ho provata quando non ho avuto la parte, peraltro da protagonista, per una fiction della Endemol che è in fase di realizzazione. Insomma, non va sempre come vorresti, ma ho imparato a reagire e ad essere ancora più determinata. Se un provino va male raddoppio gli sforzi e raccolgo la sfida. Faccio in modo che da un’esperienza negativa io possa crescere ancora, diventare più forte”.
Il futuro di Lavinia Andolina nel mondo dello spettacolo?
“A tutto tondo. Non mi dispiacerebbe fare teatro, credo sia la palestra migliore. Lo farò. Poi ancora Fiction, televisione ma anche cinema. Continuo a studiare recitazione e a fare provini ma non me ne sto certo con le mani in mano in attesa di essere chiamata: mi sono iscritta alla facoltà di Scienze della Comunicazione a Roma Tre. Davanti o dietro la macchina da presa penso che il mio futuro sarà comunque in questo mondo, complicato e affascinante allo stesso tempo. Amo scrivere, mi piace il giornalismo. Sono anche appassionata di moda.”
Un ruolo che vorresti interpretare?
“Un film d’azione. Poliziotti e criminali; non importa se da ‘buona’ o ‘cattiva’. Magari una
situazione ambigua”
L’importanza della tua famiglia in questo processo di crescita umano e professionale?
“Determinante. Senza di loro non sarebbe possibile camminare con fiducia su questa strada non
proprio in discesa”.
Mamma Federica, Papà Maurizio e il piccolo Riccardo, aspirante calciatore, ringraziano. Loro sono
i primi tifosi di Lavinia, talentuosa figlia e sorella della quale andar fieri.