DOWNHILL, IL VOLO A PEDALI
Se siete tranquilli ciclisti “della domenica” lasciate perdere. Se invece cercate il brivido, il rischio con la R maiuscola, salite sulla vostra mountain bike e… buttatevi!
Di: Federico Orsini
Come in qualsiasi altro sport, prima di cimentarsi nel Downhill bisogna sapere bene a cosa si va incontro e prepararsi sia dal punto di vista fisico che da quello dell’attrezzatura. Intanto il mezzo, ossia la bicicletta, deve possedere determinate caratteristiche: manubrio largo per “ammortizzare” meglio con le braccia, freni a disco per affrontare le discese ripide… La bici deve essere leggera ma resistente, caratteristiche fondamentali per questa disciplina nella quale velocità e acrobazie si fondono in una sola gara. Il Downhill sta sempre più prendendo piede tra gli appassionati del pedale proprio perché al suo interno racchiude le peculiarità di diversi sport: come nel freeride ci sono manovre aeree e acrobazie con l’utilizzo di rampe, poi i salti e i trick… E, come nelle corse di velocità, anche nel Downhill si toccano i 100 km/h lungo piste molto ripide; piste tra i boschi che si snodano tra alberi, rocce e vari ostacoli. Questo significa, per gli atleti poco esperti, il rischio di incidenti anche gravi.
È consigliabile, pertanto, praticare il Downhill in luoghi predisposti e controllati e di non “buttarsi” senza aver prima controllato tutto il tracciato ed essersi assicurati che non vi siano altre persone lungo il percorso. La domanda è: dove? Per i romani la “location” più battuta è quella di Campocatino nel comune di Guarcino (FR); qui, quasi ogni weekend, si organizzano gare ed escursioni i a cui è facile aggregarsi. Oppure, allontanandosi di poco, Campo Felice (Rocca di Mezzo, AQ).
Insomma il Downhill è uno sport divertente, ricco di emozioni e adrenalina; emozioni a contatto la natura, ottima cosa per noi romani. Perché non provare? Provare a volare su due ruote; provare il Downhill. Con la giusta prudenza e con tanta… pelle d’oca.