Se è vero che al termine tourbillon siamo soliti associare una delle complicazioni più note ed esclusive del mondo dell’orologeria, qui di certo non siamo di fronte ad un’eccezione.
Il tourbillon qui è garantito da un maestoso V16 aspirato (e non più il W16 turbo) che sviluppa ben 1000 CV, impreziosito da tre motori elettrici di derivazione Rimac che fanno volare questa Hypercar all’impressionante cifra di 1800 CV e 445 km/h di velocità massima, sbloccabili attraverso un’apposita ‘’Speed Key’’.
Un gioiello (è proprio il caso di dirlo) unico nel suo genere, con prestazioni monstre: 0-100 in soli 2 secondi e uno 0-300 in 10 appena secondi (quelli che, per intenderci, una comune utilitaria impiega per raggiungere i 100 km/h).
In Francia sono convinti che il mondo dell’orologeria e quello dei motori non siano poi così distanti e difatti l’aplomb di questa Tourbillon ne è l’esempio lampante: la cura costruttiva, quella dei migliori orologi per capirci, diventa l’imperativo categorico per questa elegante belva d’oltralpe.
Pellami pregiati e ricercati adornano gli interni, ma la vera complicazione è il quadro strumenti, costituito da tre quadranti analogici e costruito in collaborazione con gli orologiai svizzeri: un pezzo di vera arte meccanica, realizzato interamente in titanio e impreziosito da rubini e zaffiri, per un totale di 600 pezzi a comporlo, un peso di soli 700 grammi e tolleranze che vanno ampiamente sotto ai 5 micron.
Poi il design, unico nel suo genere, sebbene con chiare similitudini alla Chiron, sorella minore (ma non in tiratura limitata) di questa Tourbillon. All’anteriore è impossibile non notare l’imponente griglia centrale, con ha lo scopo di aumentare la deportanza, come anche le due prese d’aria, che hanno il compito di raffreddare adeguatamente il sistema frenante; al posteriore poi troviamo un generoso estrattore d’aria, e un alettone attivo che funge da vero e proprio freno aerodinamico, per dare manforte all’impianto frenante e supportarlo a fermare in piena sicurezza i 1995 kg di questa Tourbillon.
Un turbinio unico nel suo genere e dedicato ai pochissimi eletti che sono stati in grado di aggiudicarsela prima degli altri, visti i soli 250 esemplari prodotti.
E seppur fatàl, sicuramente è la più elegante delle complicazioni: semplicemente, Bugatti Tourbillon.